Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

“PD e M5s hanno una sola possibilità per riuscire a trovare un accordo: ecco quale”

Il video-commento di Luca Telese

 

Governo Pd M5s: circola già il nome di un possibile presidente del consiglio, Enrico Giovannini, ex ministro di governo Letta, ma uomo che è stato indicato da Beppe Grillo perché, da esperto nel mondo del lavoro, si è avvicinato in questi mesi ai Cinque stelle sui temi per loro cruciali del reddito di cittadinanza.

Con l’emergere dei primi totonomi, dunque, inizia la prova di fuoco che ci dirà se può nascere o meno un governo giallorosso. Ieri, i due possibili sposini, si sono mostrati reciprocamente le zanne, dandosi anche qualche colpo sotto la cintura.

Il PD ha tenuto aperta la possibilità del voto anticipato, sapendo che in questo caso Nicola Zingaretti incasserebbe un doppio risultato: fare fuori in un colpo solo i renziani del Senato e ridimensionare gli uomini di Luigi di Maio.

Ma anche i Cinque Stelle hanno tenuto aperta una possibilità subordinata, quella di un clamoroso ritorno di fiamma con la Lega, che serve loro a non andare alla trattativa con il Partito Democratico completamente disarmati.

Tuttavia, per la prima volta ci sono documenti ufficiali che aprono la trattativa. I Cinque stelle hanno addirittura nominato una loro delegazione, guidata dal grande emergente di queste ore, il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli.

E il punto che ieri pomeriggio sembrava l’ostacolo insormontabile, adesso diventa un possibile terreno di accordo.

Sì, perché proprio il taglio dei parlamentari, apparentemente molto indigesto per Zingaretti e compagni, se accompagnato da una riforma elettorale e da un pacchetto di aggiornamenti costituzionali adeguati, potrebbe da un lato blindare per un periodo di tempo di tranquillità all’esecutivo, proprio mentre muove i primi passi.

E dall’altro tagliare le unghie alla Lega, sottraendole il primato che attualmente può vantare in tutti i collegi del Nord, e in tanti collegi dell’Italia centrale, soprattutto in alleanza con la Meloni, e persino in alcuni collegi del Sud.

Sarà davvero Giovannini il prossimo premier? Oppure l’altro nome che circola in queste ore, quello di Massimo Bray, ex ministro della cultura, di origine dalemiana, ma anche lui molto apprezzato da Grillo e compagni?

O forse c’è un’altra carta, un altro nome che per ora resta coperto? È presto per dirlo. Tuttavia i gialli e rossi hanno solo una possibilità, quella di mandare in campo la loro prima squadra, quella di scegliere nomi al di sopra dei giochi lottizzatori, e delle miserabili dinamiche di partito.

O riescono a scegliere il meglio, a dare un grande segnale di svolta, oppure saranno spazzati via, il governo cadrà, chiunque lo guidi. E a quel punto l’Italia finirà – come una pera – nelle mani di Salvini.

Governo Pd M5s: una grande operazione politica, culturale, umana e sociale (di Luca Telese)
Ti potrebbe interessare
Politica / Perché la mancanza di una legge elettorale uguale in tutta l'Ue è un problema
Opinioni / Comunque vadano le elezioni, una cosa è certa: oggi l’Europa politicamente non esiste
Politica / Le partite della politica italiana nella partita delle elezioni europee
Ti potrebbe interessare
Politica / Perché la mancanza di una legge elettorale uguale in tutta l'Ue è un problema
Opinioni / Comunque vadano le elezioni, una cosa è certa: oggi l’Europa politicamente non esiste
Politica / Le partite della politica italiana nella partita delle elezioni europee
Politica / Generazione euro: così i giovani possono fare la differenza alle europee
Politica / Non solo Vannacci e Salis: ecco i candidati da tenere d'occhio
Politica / Tutti i partiti e le liste in corsa in Italia
Politica / Difesa, ambiente, IA: i temi chiave delle elezioni europee
Politica / Yanis Varoufakis a TPI: “L’Europa è diventata un continente fallito, idiota e pericoloso”
Politica / Ferrara (M5S) a TPI: “Con Meloni è tornata l’austerity: un governo forte con i deboli e debolissimo con i poteri forti”
Politica / Elezioni Europee 2024, Isabella Parini (M5S): “Serve un’Europa che funzioni e che lavori per la pace. No al rigassificatore di Vado e Savona”