Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:39
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Governo, il M5s non vota il Dl Aiuti. Berlusconi chiede verifica di maggioranza a Draghi

Immagine di copertina

Governo, il M5s non vota il Dl Aiuti. Berlusconi chiede verifica di maggioranza a Draghi

Il governo Draghi si avvicina ancora di più alla crisi, dopo che il Movimento 5 stelle ha scelto di non prendere parte al voto sul dl Aiuti alla Camera. Il partito guidato da Giuseppe Conte ha così confermato la linea dura, lasciando l’Aula durante il voto sul provvedimento, passato con 266 voti a favore e 47 contrari.

Una presa di posizione che ha spinto Silvio Berlusconi a chiedere una verifica della maggioranza, prima ancora della resa dei conti attesa per giovedì al Senato. Secondo il Cavaliere, è necessario “comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne e per tornaconti elettorali, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani”. Il fondatore di Mediaset ha inoltre accusato il M5s di aver commesso “un atto di schizofrenia politica e soprattutto di un vulnus grave che rende palese un deficit di responsabilità e serietà” dopo “un logorio politico prossimo all’accanimento” che ha portato il partito a “disconoscere un provvedimento fondamentale per il Paese”.

La settimana scorsa, il Movimento 5 stelle aveva già votato a favore della fiducia al governo, sfruttando il regolamento della Camera che consente di tenere voti disgiunti su fiducia e testo. Questo invece non sarà possibile al Senato, il quale si dovrà esprimere sul decreto il 14 luglio. Il provvedimento comprende diverse criticità per il M5s, tra cui una stretta su reddito di cittadinanza e superbonus, oltre a una norma per facilitare la realizzazione di un inceneritore a Roma.

Secondo il capogruppo M5s Davide Crippa, “pur rilevando l’utilità di parte delle misure”, il movimento  ha ritenuto “alcuni contenuti non coerenti”. “Il nostro sostegno al governo è stato esplicitato con il voto di fiducia”, ha sottolineato oggi Crippa in Aula, annunciando la non partecipazione al voto finale. Al Senato non sarà possibile per il M5s ritirarsi dall’Aula senza rinunciare al voto sulla fiducia al governo.

Ti potrebbe interessare
Politica / Chi è Giovanni Caravelli, il capo dell’Aise che ha portato a casa Cecilia Sala
Politica / Servizi, al posto di Belloni arriva il super poliziotto Rizzi: ecco chi è il nuovo capo del Dis
Politica / Meloni in conferenza stampa: "Su Musk notizie false, stimo Belloni, Salvini non va al Viminale"
Ti potrebbe interessare
Politica / Chi è Giovanni Caravelli, il capo dell’Aise che ha portato a casa Cecilia Sala
Politica / Servizi, al posto di Belloni arriva il super poliziotto Rizzi: ecco chi è il nuovo capo del Dis
Politica / Meloni in conferenza stampa: "Su Musk notizie false, stimo Belloni, Salvini non va al Viminale"
Politica / Accordo Governo-Starlink, Elon Musk spinge: “Sarà fantastico”
Politica / Servizi Segreti, Belloni parla dopo le dimissioni: “Non ne potevo più”. Telefonata tesa con Meloni
Politica / Accordo con SpaceX: un miliardo e mezzo per portare in Italia le tecnologie di Musk. Le opposizioni: “Il governo chiarisca”. Palazzo Chigi frena: “Nessuna firma”
Politica / Elisabetta Belloni lascia il vertice dei servizi segreti: “Via dal 15 gennaio”
Politica / I genitori di Cecilia Sala chiedono il silenzio stampa: “È una fase molto delicata”
Politica / Meloni: “Dialogo con Musk per il bene dell’Italia. Sull’Ucraina la penso come Trump”
Politica / Giorgia Meloni: “Togliere la fiamma dal simbolo di Fratelli d’Italia non è mai stato all’ordine del giorno”