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Elezioni politiche 2022, la diretta live dei risultati: vince il centrodestra. Fdi primo partito, Lega sotto il 10%. Il Pd non raggiunge il 20%, M5S al 15. Meloni: “Abbiamo fatto la storia, pronti a governare”

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Elezioni politiche 2022: la diretta live dei risultati | Chi ha vinto

ELEZIONI POLITICHE 2022 – Il centrodestra ha vinto le elezioni politiche: è quanto emerge dai risultati dello scrutinio del voto del 25 settembre. Fratelli d’Italia è il primo partito con oltre il 26%, seguito dal Pd, che non riesce a raggiungere il 20%, e dal Movimento 5 Stelle intorno al 15. Crolla sotto il 10 per cento la Lega di Salvini. Berlusconi supera il terzo polo di Calenda. Di Maio fuori dal prossimo Parlamento. Giorgia Meloni: “Abbiamo scritto la storia, siamo pronti a risollevare l’Italia”. Di seguito la diretta di oggi, 26 settembre 2022:

S&D
Risultati elezioni politiche: la diretta

Ore 19.46 – Camera, al centrodestra 235 seggi, al centrosinistra 80 – Sono 235 i seggi conquistati dal centrodestra alla Camera in seguito ai risultati delle elezioni politiche. Secondo i dati diffusi dal Viminale, la coalizione di centrosinistra avrà 80 seggi, il Movimento 5 Stelle 51, il Terzo Polo 21. Tre seggi vanno alla Südtiroler Volkspartei e uno a “De Luca sindaco d’Italia”.

Ore 18.20 – Conte: “Auguri a Meloni ma pronti a difendere la Costituzione” – “Faccio gli auguri a Giorgia Meloni per il compito che le spetta. Noi saremo pronti a difendere i nostri valori e principi costituzionali, consapevoli della rimonta straordinaria della nostra forza politica con questa investitura popolare”. Lo dice il presidente del M5S, Giuseppe Conte, in conferenza stampa. “Letta oggi ha puntato il dito contro di me molto esplicitamente. Credo che quando c’è una sconfitta, un leader non debba cercare capri espiatori. Non voglio entrare nelle dinamiche del Pd, vorrei però ricordare che bisogna dire pane al pane vino al vino”.

Ore 17.10 – Della Vedova: “+Europa chiederà riconteggio voti” – “Chiederemo una verifica sui risultati” elettorali ottenuti da Più Europa, “perchè il margine di errore è infinitesimale”. Lo annuncia Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa, in conferenza stampa. “Il risultato da un punto di vista politico è un risultato che ha dello straordinario. Il problema è che ci siamo fermati a un 2.95%. Una sorta di errore statistico: lo 0,05% sono poco più di 10mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia di schede nulle. Per questo chiederemo un riconteggio dei voti”, aggiunge. “Chiederemo riconteggio dei voti per restituire valore al voto di tantissimi cittadini”, sottolinea Riccardo Magi. Più Europa, non avendo raggiunto il 3% dei conseni, non supera la soglia di sbarramento e, quindi, resta fuori come partito dal Parlamento.

Ore 16.40 – Letta telefona a Meloni –  Il segretario Pd Enrico Letta ha telefonato, poco prima della conferenza stampa di questa mattina, a Giorgia Meloni. Una telefonata in cui il segretario del Pd ha riconosciuto la sconfitta del partito e la vittoria della destra. È quanto si apprende da fonti del Nazareno.

Ore 16.15 – Bonelli al Pd, ora dialogo con M5S – “Il problema non è il segretario del Pd, ma a noi spetta segnalare il disagio venuto dal Paese. Al Pd diciamo comunque che è giunta l’ora di costruire ponti e di avviare il dialogo”, anche con il Movimento Cinque Stelle. Lo ha detto il co-portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, in una conferenza stampa alla Camera dell’Alleanza Verdi-Sinistra, che ha superato la soglia di sbarramento al 3%.

Ore 15.50 – Fratoianni si appella a Pd e Conte: convergere su temi comuni – “Ci rivolgiamo direttamente al Partito democratico e a Giuseppe Conte, a chi ha parlato di progressismo e ambientalismo: se crescono le forze che ne parlano siamo contenti, ma si traduca quel lavoro nei programmi di adesso. Continueremo a chiedere la tassazione sugli extraprofitti, il salario minimo, lo stop al consumo di suolo e che in Parlamento si crei una convergenza su questi temi”. Così Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana in conferenza stampa.

Ore 15.45 – Letta telefona a Meloni – Il segretario Pd Enrico Letta ha telefonato, poco prima della conferenza stampa di questa mattina, a Giorgia Meloni. Una telefonata in cui il segretario del Pd ha riconosciuto la sconfitta del partito e la vittoria della destra. È quanto si apprende da fonti del Nazareno.

Ore 15.40 – Usa, Blinken: “Italia partner forte, ansiosi di lavorare con il nuovo governo” – “Siamo ansiosi di lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi condivisi: sostenere un’Ucraina libera e indipendente, rispettare i diritti umani e costruire un futuro economico sostenibile. L’Italia è un alleato fondamentale, una democrazia forte e un partner prezioso”. Lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Ore 14.30 – Zaia: “Risultato deludente, ora analisi seria sulle cause” – “Il voto degli elettori va rispettato, perché, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, ‘il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’.  E’ innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni”.  Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando con l’ANSA l’esito del voto. “E’ un momento delicato per la Lega – aggiunge – ed è bene affrontarlo con serietà perché è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l’elettore a scegliere diversamente”.

Ore 14.10 – Meloni: “Responsabilità importante, non deluderemo italiani” – “Gli italiani ci hanno affidato una responsabilità importante. Ora sarà nostro compito non deluderli e fare il massimo per restituire dignità e orgoglio alla Nazione”. Lo scrive la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni commentando sui social l’esito delle elezioni.

Ore 14 – Le figlie di Almirante: “Nostro padre sarebbe contento di vedere la fiamma” – “Un risultato straordinario che omaggia e rende onore al padre della destra italiana Giorgio Almirante e a sua moglie Assunta Almirante”. Interpellate dall’Adnkronos le figlie Giuliana e Marianna de Medici esprimono le loro emozioni in merito alla vittoria elettorale di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. “Per Giorgio Almirante – dice Marianna de Medici – il grandissimo successo col voto di voto di oggi avrebbe significato il compimento di un percorso, e anche per mia mamma, Donna Assunta, sarebbe stata felicissima, soprattutto per premiare il lavoro di questa ragazza che ha molto creduto nelle sue idee: credere nelle proprie idee è importantissimo. Giorgio Almirante da bambina mi diceva che la costanza viene sempre premiata”. “Le idee – sottolinea ancora Marianna De Medici – quando sono belle e sincere e vengono dal cuore sono sentite e sono quindi eterne. Quello che voglio far notare è che questo risultato straordinario è stato raggiunto col simbolo della fiamma”, dice all’Andrkronos la sorella Giuliana de Medici. “Credo mio padre sarebbe contento di vedere la fiamma”.

Ore 12.55 – Cremlino: “Speriamo in partiti più costruttivi” – “Siamo pronti a dare il benvenuto a qualsiasi forza politica in grado di mostrarsi maggiormente costruttiva nei rapporti con la Russia”: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in riferimento al risultato delle elezioni in Italia, secondo quanto riferisce la Tass. “Si tratta di un affare esclusivamente interno della Repubblica italiana. Siamo pronti ad accogliere qualsiasi forza politica che sia in grado di andare oltre il mainstream consolidato pieno di odio per il nostro Paese e mostrare più obiettività e un atteggiamento costruttuvo nei confronti del nostro Paese”, ha detto Peskov ai giornalisti.

Ore 12.50 – Rita dalla Chiesa eletta in Puglia – Rita dalla Chiesa è stata eletta deputata nel collegio uninominale di Molfetta, in Puglia, con il 40.52% dei consensi. La conduttrice tv, candidata con Forza Italia, ha battuto il pentastellato Nicola Grasso (25,87%), costituzionalista, e l’ex sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio (25,13%), “delfino” del sindaco di Bari, Antonio Decaro. Quasi ottantamila elettori l’hanno scelta come propria rappresentante alla Camera dei Deputati.

Ore 12.30 – Letta: “Risultato insoddisfacente, non mi ricandido” – “Oggi il Pd, pur con un risultato insoddisfacente, ma è il secondo partito del Paese e il secondo gruppo parlamentare e la prima forza di opposizione”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno. “Il Pd non permetterà che l’Italia esca dal cuore dell’Europa, che si stacchi dai valori europei e che si stacchi dai valori costituenti della Costituzione”. “Gli italiani e le italiane hanno scelto, una scelta chiara e netta, la destra, il governo avrà un governo di destra”, ha aggiunto Letta. “Oggi è un giorno triste per l’Italia e l’Europa. Faremo una opposizione dura e intransigente”. Il segretario dem ha annunciato che non si ricandiderà alla guida del partito nel prossimo congresso: “Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato. Se Meloni è a Palazzo Chigi questo è figlio della prima scelta, quella di Conte di far cadere Draghi”. Qui l’articolo completo 

Ore 12.15 – Calenda: “Si è scelta la strada del populismo” – “Puntavamo a prendere il 10% per far rimanere Draghi e non ci siamo riusciti. Nelle prossime settimane dovremo costruire un polo del buon governo, del pragmatismo e della serietà. Con il 7,8% partiamo da basi solide. Il Paese ha scelto consapevolmente di andare sulla strada del populismo. C’è un paradosso perché il 51% dice di apprezzare l’operato di Draghi”, ha commentato il leader di Azione Carlo Calenda. “Riteniamo che questa dinamica che porta le persone a votare come al Grande Fratello per chi urla di più è quella che ha fatto declinare l’Italia in questi 30 anni. La nostra battaglia sarà contro questo modo di fare politica. Serve un lavoro anche culturale, è quello di cui questo Paese ha bisogno. Altrimenti continueremo a vedere partiti populisti che crescono quando sono all’opposizione e crollano quando sono al governo. Ci confronteremo sul merito e daremo una mano quando ci sarà da fare cose giuste, ma siamo da un’altra parte”, ha aggiunto Calenda.

Ore 12 – Salvini: “9% dato che non mi soddisfa ma al governo da protagonisti” – “Oggi commentiamo un dato che evidentemente non mi soddisfa, è chiaro che stare all’opposizione ha fruttato e Giorgia Meloni l’ha fatto bene. Stare al governo ci è costato, ma lo rifarei. Ma siamo al governo con un ruolo da protagonista”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a Milano. “Entro la fine dell’anno – ha aggiunto – faremo i congressi in tutte le 1400 sedi. Poi faremo l’anno prossimo i congressi provinciali e regionali”. “Oggi è una bella giornata perché abbiamo 5 anni di stabilità davanti”, ha aggiunto il leader della Lega. “Intorno alle 4 del mattino ho messaggiato con Giorgia. Le ho fatto i complimenti, è stata brava, lavoreremo insieme a lungo. Puntiamo a cento parlamentari della Lega. Ce la giochiamo col Pd per essere secondo gruppo. Quello di ieri è un punto di partenza”, ha aggiunto Salvini. “Con Giorgia ci sentiamo già oggi per ragionare presto e bene del prossimo governo. Per la Lega stare al governo con Pd, M5s e Draghi non è stato semplice ma lo rifarei. Sono andato a letto incazzato e mi sono svegliato carico con una molla, ottimista”. Qui l’articolo completo

Ore 11 – Orban si congratula con Meloni: “Vittoria meritata” – “Congratulazioni, vittoria meritata”. Così il premier ungherese, Viktor Orban saluta la vittoria della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, in un post su Facebook accompagnato da una foto dei due politici insieme.

Ore 10.50 – Grillo: “Viva il Movimento 5 stelle” – “Viva il Movimento 5 stelle”. Lo scrive su Twitter il fondatore dell’M5s Beppe Grillo. In un video, si sente la voce del garante del Movimento mentre riprende un albero all’interno di un giardino: “Il grande nespolo – afferma Grillo – gliene abbiamo fatto di tutti i colori a questo nespolo negli anni, eppure è rigoglioso verde e nonostante tutto sopravvive con un filo di linfa che c’è dentro, sopravvive con un pò di tronco va su e fa delle nespolo bellissime, questo è il Movimento 5 stelle, è il simbolo, il nespolo vivo”.

Ore 10.40 – “I populismi finiscono sempre in catastrofe”, avverte Madrid – “Il populismo finisce sempre in un disastro”, ha avvertito il ministro degli Esteri spagnolo a commento della vittoria di Giorgia Meloni nelle elezioni italiane. “È un momento di incertezza e nei momenti di incertezza, i populismi acquistano sempre importanza e finiscono sempre allo stesso modo: in catastrofe” perché “la loro risposta è sempre la stessa: chiudiamoci in noi stessi e torniamo al passato”, ha detto José Manuel Albarès.

Ore 10.20 – +Europa sotto il 3% – Emma Bonino rischia di non entrare nel prossimo Parlamento. La leader di +Europa è sul filo della soglia di sbarramento, al momento al 2,95%, quando mancano poco meno di 1000 sezioni da scrutinare.

Ore 10.10 – Serracchiani (Pd): “Letta? Prematuro parlarne, c’è congresso” – “C’è un congresso già fissato per scadenza naturale a marzo, credo sia prematuro oggi parlare di questo. Dobbiamo darci tutti una svegliata, l’opposizione è il luogo dove potremmo recuperare quello spazio politico che oggi non abbiamo”. Lo ha detto l’esponente Pd Debora Serracchiani, intervistata su La7, interpellata in merito al futuro del segretario Pd Enrico Letta.

Ore 10 – M5S elegge De Raho e Scarpinato – I Cinquestelle, in Calabria, raddoppiano il dato nazionale e si confermano primo partito. A differenza del 2018, quando superarono il 43% alla Camera, in questa tornata elettorale i pentastellati arretrano, ma conquistano un significativo 29%, rispetto al 15,4% a livello nazionale. Il risultato positivo consente l’elezione dei due magistrati antimafia che il leader Giuseppe Conte ha candidato quali capilista: Federico Cafiero De Raho, che è stato anche procuratore della Dda di Reggio Calabria, eletto alla Camera, e l’ex pm di Palermo Roberto Scarpinato, eletto al Senato.

Ore 9.15 – Marta Fascina eletta alla Camera – Marta Fascina, deputata uscente di Forza Italia, centra la rielezione a Montecitorio. Quando sono stati scrutinati i voti di 423 sezioni, su un totale di 455, la compagna di Silvio Berlusconi è nettamente in testa nel collegio uninominale di Marsala con il 36,21%. Una candidatura, quella di Fascina, che aveva provocato diversi malumori nel collegio della Sicilia occidentale, con conseguenti polemiche sui ‘paracadutati’. Al momento la deputata uscente di FI sta ottenendo 54.246 voti, 633 dei quali espressi direttamente con una ‘x’ sul suo nome. A distanza di quasi nove punti percentuali (27,36%) segue un’altra deputata uscente, la cinque stelle Vita Martinciglio, che finora ha messo insieme 40.955 voti.

Ore 8.45 – Calenda: obiettivo fermare la destra non raggiunto – “L’obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi non è stato raggiunto. Sentiamo in primo luogo il dovere di ringraziare il Presidente Del Consiglio per il lavoro svolto a servizio del paese. Così come ringraziamo i quasi due milioni di cittadini che hanno deciso di votare una lista nata a ridosso delle elezioni. Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta. Vedremo se la Meloni sarà capace di governare; noi faremo un’opposizione dura ma costruttiva”. È quanto afferma il leader di Azione e del Terzo polo Carlo Calenda.

Ore 8.35 – La premier francese Borne: saremo attenti a rispetto diritti e aborto – La Francia sarà attenta al “rispetto” dei diritti umani e dell’aborto in Italia. Lo ha dichiarato la premier francese, Elisabeth Borne, dopo la vittoria della coalizione di centro-destra nelle elezioni di ieri.

Ore 8.30 – Malpezzi (Pd): “Letta chiarirà, a marzo ci aspetta il congresso” – “Letta stamani chiarirà tutto. Noi abbiamo le nostre discussioni. Il congresso ci aspetta a marzo. Letta ha sempre analizzato i problemi che si affrontano poco per volta man mano che si presentano”. Lo dice la capogruppo del Pd al Senato Simona Malpezzi al Tg1.

Ore 8.20 – Marine Le Pen: “Italiani hanno deciso governo sovranista” – “Il popolo italiano ha deciso di prendere in mano il proprio destino eleggendo un governo patriottico e sovranista”. Marine Le Pen, la leader sovranista di Rassemblement National, ha commentato così i risultati delle elezioni in Italia. “Bravo a Giorgia Meloni e Matteo Salvini per aver resistito alle minacce di un’Unione Europea antidemocratica e arrogante nell’ottenere questa grande vittoria!”, ha scritto Le Pen su Twitter.

Ore 7.50 – Berlusconi vince a Monza e torna in Senato – Silvio Berlusconi vince nel collegio uninominale di Monza per il Senato. Quando le sezioni scrutinate sono 689 su 739 (93,2%), Berlusconi è al 50,32% delle preferenze. Seguono Federica Perelli (centrosinistra) con il 27,17%, Fabio Albanese (Azione-Iv) con il 10,21% e Bruno Marton (M5S) al 7,66%.

Ore 7.30 – In Lombardia Rauti batte Fiano, Santanché vince su Cottarelli – Nel collegio per il Senato di Sesto San Giovanni Isabella Rauti batte Emanuele Fiano : la candidata del centrodestra, esponente di FdI,  ha ottenuto il 45,4% dei voti contro il 30,8% dell’ex deputato Pd. Sempre in Lombardia, nel collegio di Cremona la coordinatrice regionale Daniela Santanchè ha ottenuto il 52,17% dei voti contro il 27,3% di Carlo Cottarelli.

Ore 7.15 – Lotito eletto senatore in Molise: “Manterrò le promesse” – Claudio Lotito eletto senatore in Molise per il centrodestra. Lotito ha atteso i risultati nell’albergo di Campobasso che nell’ultimo mese è stata la sua residenza molisana poi nel, cuore della notte, ha commentato la vittoria: “Io in questa campagna elettorale ho messo cuore, passione e sentimenti autentici – ha detto – che sono stati recepiti dai molisani. Gli abitanti di questa regione mi sono entrati nel cuore e hanno capito la mia totale disponibilità. Ora porterò lo loro istanze in Parlamento con la stessa determinazione che ho impiegato nella campagna elettorale”.

Ore 7,00 – Casini eletto a Bologna – Pier Ferdinando Casini, candidato del centrosinistra nel collegio di Bologna, vince la sfida elettorale e viene eletto senatore con il 40%. Battuto Vittorio Sgarbi, che si ferma al 32,3, mentre il candidato M5S, Fabio Selleri, ottiene il 10,86%.

Ore 4,50 – Meloni: “Abbiamo scritto la storia” – “Siamo pronti a risollevare l’Italia”: lo ha scritto Giorgia Meloni su Facebook commentando la vittoria di Fdi e del centrodestra alle elezioni politiche. “Abbiamo scritto la storia. Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che – in questi anni – ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato. A coloro che, nonostante le difficoltà e i momenti più complessi, sono rimasti al loro posto, con convinzione e generosità. Ma, soprattutto, è dedicata a chi crede e ha sempre creduto in noi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l’Italia”.

Ore 3,00 – Conte: “Il gruppo dirigente si assuma le responsabilità” – “Le scelte compiute da questo gruppo dirigente del Pd hanno compromesso un’azione politica che poteva essere competitiva con questo centrodestra che si è presentato unito. Il centrodestra ha vinto, il gruppo dirigente del Pd se ne assuma le responsabilità”: lo ha dichiarato Giuseppe Conte in una conferenza stampa in cui ha commentato i risultati elettorali.

Ore 1,30 – Ilaria Cucchi eletta al Senato – Ilaria Cucchi, candidata di Sinistra-Verdi nel collegio uninominale di Firenze, è stata eletta senatrice: a scriverlo su Twitter sono stati i due partiti che facevano parte della coalizione di centrosinistra.

Ore 1,10 – Terza proiezione Swg – La terza proiezione Swg per il TgLa7, con una copertura del 49%, consolida i dati precedenti forniti dall’istituto di ricerca. Il centrodestra, infatti, raggiunge il 44%, il centrosinistra si ferma al 26 per cento, il M5S ottiene il 16%, mentre Azione-Italia Viva sono accreditati al 7,70%. Italexit si ferma all’1,70 per cento, mentre Unione Popolare non va oltre l’1,30 per cento. Per quanto riguarda i partiti delle coalizioni, Fratelli d’Italia si conferma primo partito con il 26,10 per cento, seguito dal Pd al 18,70%. Terzo il Movimento 5 Stelle, quarta la Lega che non va oltre l’8,80%, seguita da Forza Italia all’8,20 per cento. Verdi-Sinistra Italiana ottengono il 3,60 per cento, mentre +Europa si assesta al 3,10%. Noi Moderati ottiene lo 0,90 per cento, mentre Impegno Civico non va oltre lo 0,60%.

Ore 0,25 – Seconda proiezione Swg – La seconda proiezione di Swg per il TgLa7, che si basa su una copertura del 19%, conferma il trend della prima proiezione: centrodestra avanti con il 43,80%, centrosinistra al 25,80 per cento, M5S al 16,60 per cento, Terzo Polo al 7,80&, Italexit all’1,60 per cento, Unione Popolare all’1,40%. Nel dettaglio, Fdi sarebbe il primo partito con il 26 per cento, il Pd avrebbe il 18,30% seguito dal M5S con il 16,60 per cento. Al quarto posto la Lega con l’8,70%, inseguita da Forza Italia con l’8,20 per cento. Verdi-Sinistra Italiana è al 3,70 per cento, +Europa al 3,10 per cento, Noi Moderati allo 0,90%, mentre Impegno Civico raccoglie lo 0,70 per cento.

Elezioni Politiche 2022
Elezioni Politiche 2022
Elezioni Politiche 2022

Ore 0,10 – Prima proiezione Swg – La prima proiezione di Swg per il TgLa7 sul Senato vede il centrodestra al 43,30%, il centrosinistra al 25,40%, il Movimento 5 Stelle al 17 per cento, Azione-Italia Viva al 7,90%, Italexit all’1,70 per cento e Unione Popolare all’1,40 per cento. Secondo la proiezione, Fdi sarebbe il primo partito con il 26%, seguito dal Pd al 18,10 per cento e dal M5S al 17%. La Lega sarebbe all’8,40%, Forza Italia e il Terzo Polo (Azione e Italia Viva) entrambi al 7,90 per cento, Verdi-Sinistra al 3,60%, +Europa al 3,10 per cento, Noi Moderati all’1 per cento e Impegno Civico allo 0,60 per cento. Qui tutte le proiezioni.

Elezioni Politiche 2022
Elezioni Politiche 2022

Ripartizione seggi

Come vengono ripartiti i voti delle elezioni politiche 2022 (qui sopra la diretta della giornata)? I voti espressi dagli elettori sono registrati in percentuali. Il metodo con cui le percentuali di voto si trasformano in attribuzione di seggi elettorali, è contenuto nella legge elettorale, e può consistere in un metodo maggioritario, proporzionale o misto. Il Rosatellum (L. 165/2017), la legge con la quale si voterà alle elezioni del 25 settembre, è un sistema misto, maggioritario e proporzionale. Rispetto alla precedente legge elettorale (conosciuta col nome di “Mattarellum”), anch’essa a sistema misto, cambia la proporzione tra i collegi uninominali e quelli plurinominali. Nel Mattarellum il 75 per cento dei seggi erano assegnati col sistema maggioritario e il 25 per cento con il sistema proporzionale. Al contrario con il Rosatellum, i tre ottavi (37,5 per cento) dei seggi di Camera e Senato sono assegnati con il sistema maggioritario (147 deputati e 74 senatori) e i cinque ottavi (62,5 per cento) con il sistema proporzionale a liste bloccate (245 deputati e 122 senatori).

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