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Home » Politica

Ponte sullo Stretto, Ronzulli (Fi) deposita un ddl per accelerarne la costruzione

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Un disegno di legge per inserire il progetto del ponte sullo Stretto di Messina tra le “opere prioritarie per lo sviluppo del Paese” è stato depositato dalla capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli. La vicecoordinatrice nazionale del partito di Berlusconi, che l’ex cav spingeva per far entrare nell’esecutivo (ma è stata fortemente osteggiata dalla presidente Meloni) ha proposto la nomina di un commissario e suggerito di agire in deroga al codice dei contratti pubblici per realizzare l’opera che dovrebbe “creare oltre centomila posti di lavoro”. Così da superare – riporta l’agenzia Dire – “i vincoli burocratico-normativi che, di norma rallentano o bloccano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia”.

Al primo comma il ddl recita: “Il ricorso alla disciplina derogatoria appare giustificato dalla necessità di realizzare un’infrastruttura importante, quale è il ponte sullo Stretto, facilitando in chiave semplificatrice il rilancio degli investimenti da e per il Sud d’Italia”. Forza Italia torna forte su uno storico cavallo di battaglia e insegue il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che in questi giorni sta spingendo molto per la realizzazione del ponte, al punto che domani è previsto un vertice a Roma con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e quello della Sicilia Renato Schifani. Da Palazzo Chigi per ora nessuna dichiarazione in merito da parte di Giorgia Meloni, mentre il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha una sua opinione in merito: “Il ponte sullo Stretto è una visione mirifica di Salvini, non si farà mai”.

Per Ronzulli “il ponte sullo Stretto rappresenta un’infrastruttura fondamentale per il futuro dell’Italia, per unire il Mediterraneo all’Europa. La Sicilia e la Calabria, e più in generale il Mezzogiorno, scontano un ritardo infrastrutturale non più tollerabile in un mondo globalizzato in cui le persone e le merci viaggiano a velocità una volta inimmaginabili. L’esperienza della ricostruzione del ponte di Genova dopo il crollo del ponte Morandi ha mostrato all’Italia e al mondo una strada concreta per realizzare un’opera in tempi rapidi e consegnarla al suo pieno utilizzo a vantaggio del territorio ligure e dell’economia di tutto il Paese”.

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