Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:39
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Nomine ministri, tensione Berlusconi-Meloni su Ronzulli. Il Cavaliere risentito: “Giorgia arrogante con noi”

Immagine di copertina

Un Berlusconi offeso e irritato e una Meloni determinata e poco aperta al dialogo: questo è il quadro che emerge nelle ultime ore anche dal retroscena che fa il Corriere dei rapporti decisamente tesi tra la premier in pectore e gli alleati di Forza Italia.

S&D

Al centro dei dissapori ci sarebbe il caso Ronzulli. Insomma, rientrata l’emergenza Lega ora è Forza Italia a battere cassa per un ministero. Berlusconi finora ha fatto due nomi, due punti fermi delle sue richieste: Tajani e Ronzulli. E considera pari le due candidature. Per Giorgia Meloni invece fra l’ex presidente del Parlamento europeo e il resto dei nomi che ha in testa il Cavaliere c’è una considerevole distanza. Tanto che Tajani è ancora candidato ad andare agli Esteri, o in un ministero di prima fascia, mentre sul ministero della Salute, che “il presidente voleva per Licia — raccontano dentro il partito — non ci sono più margini, ormai è acclarato che non andrà a noi”.

Sugli altri esponenti azzurri che entreranno nel governo le cose si chiariranno meglio quando la presidente di FdI avrà scoperto le sue carte indicando con esattezza quali altri posti ritiene disponibili per gli azzurri. Nella lista che avrebbe in testa Berlusconi finora sono circolati anche i nomi di Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo e Paolo Sist o, ma molto dipenderà da come verrà risolta la vicenda più spinosa e poi dai posti realmente contendibili nell’esecutivo.

In ogni caso al momento quello che si è registrato dopo la visita di Meloni ad Arcore, la seconda nel giro di pochi giorni, è un vero e proprio cortocircuito. Ad un livello di tensione tale che Ronzulli avrebbe suggerito a Berlusconi di chiedere per sé stesso, e non per Tajani, il posto di ministro degli Esteri.

Da un parte c’è Berlusconi, secondo cui “fra alleati non possono esistere veti o pregiudiziali”, dall’altra c’è Meloni, ben ferma nel far capire che non accetta ricatti. Vuole un governo di alto profilo e competenze e, secondo la futura premier, in questi criteri non sembra rientrare la Ronzulli per ottenere un ministero di peso.

Ti potrebbe interessare
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Politica / Lotito, rissa sfiorata al Senato: cosa è successo
Politica / Democrazia sovrana e popolare, respinta la richiesta sulla raccolta delle firme. Rizzo: “Democrazia non rispettata”
Ti potrebbe interessare
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Politica / Lotito, rissa sfiorata al Senato: cosa è successo
Politica / Democrazia sovrana e popolare, respinta la richiesta sulla raccolta delle firme. Rizzo: “Democrazia non rispettata”
Politica / Vittorio Sgarbi candidato alle europee con FdI: “Ne ho parlato con Meloni subito dopo le dimissioni”
Politica / L’appello di Michele Santoro e Raniero La Valle sui social: “Fino all’ultimo respiro”
Politica / “Lei è ebrea?” e scoppia la polemica sul giornalista Rai per la domanda rivolta alla senatrice Ester Mieli di FdI
Politica / Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Politica / Crosetto: “Scurati? Censura fuori dal tempo, impoveriscono la Rai”
Politica / Europee, nel simbolo Pd non c'è il nome di Elly Schlein e in quello del M5S compare l'hashtag #pace