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Dpcm Natale, Conte fa marcia indietro sul divieto di spostamenti tra comuni a Natale e Capodanno

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte cede alla pressione degli alleati di governo e dell’opposizione e si avvia verso una modifica delle norme previste per contrastare l’emergenza Covid a Natale. Verrà meno, infatti, il divieto di spostamenti da un comune all’altro nei giorni del 25 e 26 dicembre e il giorno di Capodanno, dopo la presa di posizione da parte di Italia Viva, del Pd e ieri anche di di Luigi Di Maio, che si sono detti – come tutto il centrodestra – contrari al provvedimento che penalizza i piccoli comuni. Il premier si è dunque reso conto che le misure restrittive del decreto Natale non avevano più una maggioranza politica che le sostenesse, e – sebbene il voto in Aula non sia previsto – corre ai rimedi. L’esecutivo, come riporta Repubblica, pensa ora a come effettuale le modifiche: c’è la possibilità di un nuovo decreto, di modifiche in Aula a quello già adottato, o la mera rettifica delle domande interpretative (Faq) sul sito di Palazzo Chigi. Resterà invece valido il divieto di spostarsi tra tutte le regioni, a prescindere dalla fascia di rischio, dal 21 dicembre al 6 gennaio.

S&D

Il cambio di direzione da parte di Conte avviene dopo che i capigruppo della destra al Senato avevano chiesto invano di calendarizzare la loro mozione per ottenere le modifiche. La discussione era stata rinviata lunedì, ma nel frattempo è stata annunciata l’apertura del premier. A pesare sulla scelta sono state anche le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Ritengo che sia assurdo non permettere ai familiari che abitano in piccoli Comuni limitrofi di trascorrere il Natale e il Capodanno insieme”, ha scritto su Facebook l’ex capo politico del Movimento. “Lo dico per una questione logica. Ci sono grandi città da milioni di persone con una densità molto vasta dove è possibile spostarsi liberamente, mentre tra piccoli comuni di poche migliaia di persone non è permesso. Questo è un problema che va risolto e mi auguro che tutte le forze di maggioranza siano d’accordo nel trovare una soluzione”.

La linea “rigorista” che aveva convinto Conte, sostenuta soprattutto dai ministri, Roberto Speranza e Dario Franceschini, resta dunque in minoranza. “Ho molto rispetto per il dibattito parlamentare, ci sarà ancora un pezzo di discussione ma per me le norme sono giuste e anzi personalmente mi interrogo ancora sull’idea di immaginare come possiamo ancora limitare gli spostamenti” in Italia in prossimità delle vacanze natalizie e di fine anno, ha insistito ieri sera il ministro della Salute. “Resto sulla linea della massima prudenza”, ha ribadito Speranza, sottolineando che il prossimo periodo di vacanze è “l’occasione buona per ridurre di più ancora i contatti, siamo vicini alla meta e sarebbe un peccato incredibile sprecare il lavoro fatto nelle ultime settimane e ripiombare, proprio tra gennaio e febbraio quando partiranno le vaccinazioni, in una nuova fase di recrudescenza”.

Esulta la ministra e capo delegazione di Italia Viva Teresa Bellanova: “Leggo con piacere che diversi esponenti politici, anche autorevoli colleghi di governo di partiti diversi dal mio, finalmente danno atto che il divieto di spostamento dal proprio comune a Natale e Capodanno è una misura eccessiva, incomprensibile e ingiusta, specie per chi abita nei comuni più piccoli”. “Al di la` di simpatie o antipatie politiche, credo sia una questione di buonsenso, le famiglie italiane aspettano buone notizie”, rilancia il leader della Lega Matteo Salvini, che nelle ultime ore ha aperto a un confronto con il presidente del Consiglio.

Leggi anche: 1. Il deputato Tondo si autodenuncia: “Passerò il Natale con mio figlio in un comune diverso dal mio”; / 2. Zingaretti, appello a Conte e Renzi: “Irresponsabile dare spazio a incomprensioni” / 3. Dpcm Natale nuove Faq: tutte le risposte ufficiali per spostamenti e visite dal 21 dicembre al 6 gennaio; / 4. Conte risponde a Renzi: “Governo va avanti solo se c’è la fiducia, non mi spaventa il confronto tra alleati”

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