De Vito lascia il M5S e passa a Forza Italia: “Berlusconi è molto meglio di Grillo”
L’ex Cinque Stelle Marcello De Vito ha ufficializzato il suo ingresso in Forza Italia. Il numero due del Comune di Roma, nel 2015 candidato sindaco del M5S, ha formalizzato la sua decisione. “Ho lasciato il Movimento 5 stelle perchè non ho più retto alle mille capriole ideologiche.A partire dall’annuncio che non sarebbero mai andati col PD, contraddetto pochi giorni dopo” ha dichiarato De Vito, in una conferenza stampa con Maurizio Gasparri ed Antonio Tajani. “A loro auguro lavoro nel campo progressista, buon PD e buona alleanza con Zingaretti in Regione” ha commentato De Vito.
“L’accoglienza in Forza Italia è stata importante da parte di Tajani e Gasparri, con cui l’interlocuzione va avanti da gennaio. Sono contento della mia scelta, per me oggi è una bellissima giornata”. dice a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. “Prima di entrare nel m5s sono sempre stato elettore di c.destra, nel 2012 Movimento mi aveva convinto ma poi pian piano a mio avviso non è stato più credibile, una serie di scelte mi hanno allontanato. Qualcuno dall’alto ha deciso che Conte dovesse esser il capo, poi ci sono stati i video del capo ‘elevato’ o sedicente tale…”. Oggi direbbe che è meglio il Cavaliere o Beppe Grillo? “Decisamente meglio Berlusconi”. E chi ritiene migliore tra Giuseppe Conte e Mario Draghi? “Conte non ho ancora capito bene cosa sia, è impossibile rispondere alla domanda”, ha affermato De Vito a Rai Radio1.
De Vito era stato uno dei volti più importanti dell’ascesa del M5s a Roma, prima con la candidatura nel 2014 e poi risultando il consigliere Cinquestelle più votato nelle elezioni che portarono Virginia Raggi al Campidoglio. Il 20 marzo 2019 però viene arrestato con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla costruzione del nuovo stadio della Roma. Tre mesi e mezzo in carcere, i domiciliari, poi il parere della Cassazione in cui affermava che le accuse nei suoi confronti “non reggono e si basano su motivazioni insufficienti”,. che gli è valso la revoca della misura cautelare. Il 21 novembre 2019 il suo ritorno a presiedere l’Assemblea capitolina che ha provocato la prima spaccatura interna al M5s, che le richieste di dimissioni. De Vito resta al momento imputato per corruzione e la Procura ha chiesto il processo con rito immediato.