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Home » Politica

Conte: “Grillo non dica falsità su di me. Ha chiesto più che una diarchia politica”

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L'ex premier assicura: "La contrarietà di un singolo non può fermare questa proposta politica. Non voglio tenere questo progetto nel cassetto"

Giuseppe Conte ha risposto a Beppe Grillo dopo la pubblicazione del video in cui il fondatore e garante del Movimento Cinque Stelle racconta la sua versione dei fatti sul braccio di ferro con l’ex premier. “L’ho detto in conferenza stampa: Io ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo”, ha detto Conte ai giornalisti.

“Gli chiedo solo una cosa pubblicamente: di non dire falsità sul mio conto e sul mio operato perché abbiamo una fittissima corrispondenza documentale”, ha aggiunto, specificando che “se lui mi autorizza sono disposto a pubblicare perché ho agito sempre e agisco sempre in trasparenza”.

Conte ha spiegato che Grillo “ha chiesto più che una diarchia politica quando viene domandata la rappresentanza internazionale, il coordinamento della comunicazione di condividere tutte le scelte degli organi politici e quando finanche chiesto di poter concordare e dunque autorizzare i contratti allo staff di segreteria. Io credo che sia più che una diarchia, ed è umiliante. Lo statuto non è seicentesco ma è medievale da questo punto di vista”.

“Sicuramente c’è tanto sostegno dai cittadini”, ha aggiunto l’ex premier. “Abbiamo fatto un progetto politico, ho lavorato 4 mesi a questo progetto e non vedevo l’ora di condividerlo. Questo progetto politico evidentemente non lo voglio tenere nel cassetto, perché non può essere la contrarietà di una singola persona a fermare questa proposta politica che ritengo ambiziosa e utile anche per il Paese”.

Poco prima Grillo ha attribuito a Conte la colpa dello strappo: “Non si faceva trovare, io gli dicevo di far vedere le bozze a qualcuno. Poi ho fatto quelle battute con i deputati e mi ha fatto una telefonata tempestosa dicendo che mi avrebbe risposto in conferenza stampa”, ha detto.

Leggi ancheRetroscena TPI – Grillo ai suoi: “Conte? Acqua passata”. E non teme la scissione

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