Consultazione M5S, la base conferma la decisione: “Addio Beppe Grillo”. Conte: “Ora si volta pagina”
Ormai non ci sono più dubbi: il Movimento 5 Stelle ripudia il suo Garante e co-fondatore Beppe Grillo e decide di proseguire sulla strada tracciata dal presidente Giuseppe Conte.
Dopo il verdetto già emerso all’Assemblea costituente “Nova” di due settimane fa, gli iscritti del M5S ribadiscono il loro volere anche nella ripetizione del voto tenuta tra il 5 e l’8 dicembre su richiesta di Grillo: alla domanda “Eliminare il ruolo del Garante?” l’80,56% ha risposto Sì, a fronte di un 16,08% di No e di un 3,35% di astenuti.
Alla consultazione hanno partecipato 58.029 militanti, pari al 64,9% degli aventi diritto, circa 4mila in più rispetto all’Assemblea del 21-24 novembre. Contrariamente a quanto sperava Grillo, è stato quindi superato il quorum necessario a validare il voto.
Per il 38,81% dei votanti, il ruolo del Garante non deve essere affidato a nessun altro organo, per il 35,96% deve essere affidato al Comitato di Garanzia e per il 18,74% a un organo collegiale appositamente eletto, mentre il 6,49% si è astenuto.
La base del Movimento 5 Stelle conferma anche il proprio parere sulla procedura per la modifica del simbolo: l’84,91% si è espresso a favore. Il presidente potrà proporre un cambiamento con l’approvazione del Consiglio nazionale e del voto degli iscritti.
“Questa è l’onda dirompente di una Comunità che non conosce limiti e ostacoli, in cui tutti contano davvero”, ha commentato Conte. “Ora si volta pagina. Il Movimento si rifonda sulle indicazioni arrivate con Nova dagli iscritti. Andiamo avanti con grande forza, con l’orgoglio di quel che abbiamo fatto, ma lo sguardo fisso nel futuro”.
Laconica e ironica la reazione di Grillo, che sui social condivide un fotomontaggio che lo vede nei panni del protagonista del film The Truman Show accompagnato da una delle più celebri frasi della pellicola: “Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte”.
A questo punto, resta da capire se l’ormai ex Garante del Movimento deciderà di dar vita a un nuovo soggetto politico insieme agli altri delusi della gestione di Conte. Nei giorni scorsi, rivolgendosi agli iscritti prima della consultazione, il co-fondatore aveva detto fra le altre cose: “Il Movimento è stramorto, ma il suo humus no. Io ho un’idea, non finisce qui”.
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