Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Dopo il flop delle Europee, Casapound lascia la politica, ma non il palazzo occupato a Roma

Immagine di copertina
Credit: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Casapound lascia la politica, ma non il palazzo occupato a Roma

Casapound non lascia il palazzo occupato a Roma, ma bensì la politica.

La clamorosa notizia arriva dalle pagine de Il Giornale, che propone un’intervista al presidente del movimento di estrema destra Gianluca Iannone.

Nel faccia a faccia, realizzato da Chiara Giannini, l’autrice del libro-intervista su Matteo Salvini edito da Altafortela casa editrice vicina proprio a Casapound, Iannone dà l’addio alla politica.

“Dopo le ultime europee – in cui il partito di estrema destra ha ottenuto appena lo 0,33 per cento – e in seguito a una lunga riflessione sul percorso del movimento, Casapound Italia ha deciso di mettere fine alla sua esperienza elettorale e partitica”.

Iannone specifica, però, che il movimento non si scioglie, anzi. “Rilanceremo l’attività culturale, sociale, artistica e sportiva. Si tratta della nostra identità specifica e originaria” aggiunge il presidente di Casapound Italia.

Anche il segretario del partito, Simone Di Stefano, ha confermato su Twitter la notizia.

“Casapound conclude oggi la sua esperienza elettorale. Casapound vuole tornare ad essere il laboratorio di avanguardia politica, culturale e solidaristica che era un tempo”.

casapound palazzo occupato roma

Questo significa che il movimento di estrema destra abbandonerà il suo simbolo elettorale e la sua struttura politica, ma continuerà a portare avanti le sue attività nello stabile occupato di Roma, al centro di diverse polemiche.

Occupato dal 2003, il palazzo, di proprietà del demanio statale, si trova in via Napoleone III, nel quartiere Esquilino a Roma.

Di recente, è stata proposta una petizione online, sostenuta anche da diverse persone celebri, in cui si chiedeva l’immediato sgombero dell’edificio.

Nella giornata di mercoledì 26 giugno, invece, la sindaca Virginia Raggi, che in passato ha polemizzato con il ministro dell’Interno Matteo Salvini per il mancato sgombero del palazzo, ha ordinato la rimozione della scritta di marmo che campeggia sull’edificio.

Ti potrebbe interessare
Politica / Zakharova elogia Salvini: “Le sue parole sulla Russia sono indiscutibili”
Politica / Il costituzionalista Salvatore Curreri a TPI: “I Cpr non sono una soluzione neppure in Albania”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Politica / Zakharova elogia Salvini: “Le sue parole sulla Russia sono indiscutibili”
Politica / Il costituzionalista Salvatore Curreri a TPI: “I Cpr non sono una soluzione neppure in Albania”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Politica / FdI cambia idea sulla cannabis light: prima l’ha vietata, ora vuole farla diventare monopolio di Stato
Opinioni / Rimettiamo al centro il capitale umano (e chi lo sostiene) - di G. Gambino
Politica / Vannacci e il presepe nello zaino militare: l'ultima trovata dell'eurodeputato della Lega
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Cronaca / È l’ora della “Rinascita”: torna la storica rivista che vuole rilanciare il pensiero politico della sinistra
Politica / Con la corsa al riarmo Meloni rischia di sacrificare l’economia reale sull’altare della sicurezza