Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Carne coltivata, Mattarella non firma il ddl: prima servirà il via libera di Bruxelles

Immagine di copertina

Carne coltivata, Mattarella non firma il ddl: prima servirà il via libera di Bruxelles

L’entrata in vigore della legge sulla “carne coltivata” dovrà attendere il parere dell’Unione Europea. Secondo quanto riporta l’Ansa, il disegno di legge che vieta la produzione e la vendita di alimenti derivati da colture cellulari, approvato in via definitiva dalla Camera lo scorso 16 novembre, non è ancora formalmente arrivato al Quirinale, dove il presidente della Repubblica dovrebbe procedere alla promulgazione.

Prima di essere sottoposto all’esame di Sergio Mattarella dovrà prima superare l’esame di Bruxelles, come prevede la procedura Tris per le leggi che riguardano il mercato unico.

Lo scorso 15 novembre, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida aveva assicurato che il governo avrebbe notificato “la legge all’Europa subito dopo la sua approvazione, come avvenuto in tante altre circostanze”.

Il testo era già stato inviato al Tris quando era ancora all’esame della Camera ma a inizio ottobre Lollobrigida aveva chiesto di ritirarlo, con la speranza di farlo arrivare dopo l’approvazione definitiva. Non sarà così: la firma di Mattarella arriverà dopo l’esame della commissione europea e degli altri stati membri. La possibilità è che l’UE chieda di modificare la legge, che dovrebbe tornare in parlamento.

I principali dubbi riguardano l’eventualità che il disegno di legge ostacoli gli scambi commerciali tra paesi europei, con dubbi di costituzionalità e rischi di procedura d’infrazione, oltre all’introduzione di un divieto su una filiera che l’Ue non ha ancora autorizzato.

Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Politica / Gasparri a TPI: “Basta col saccheggio digitale di Big Tech. Ma serve una norma Ue”
Politica / “Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Politica / I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
Politica / Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”
Politica / L’Ue vara un prestito-ponte da 90 miliardi di euro per l’Ucraina: ecco cosa prevede l’accordo del Consiglio Ue
Politica / Il Governo fa marcia indietro: la stretta sulle pensioni esce della manovra