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Home » Politica

Calenda al Pd: “M5S? Bisogna dirgli ‘Mi fai schifo tu’. L’unico modo di gestirlo è cancellarlo”

Immagine di copertina
Carlo Calenda e Luigi Di Maio

Calenda attacca il M5S

Carlo Calenda continua ad attaccare senza mezze misure e con espressioni forti il M5S. L’ex ministro dello Sviluppo Economico, da pochi mesi uscito dal Pd e fondatore di Azione, ha invitato ancora i Dem a rompere l’alleanza di governo con il partito guidato da Luigi Di Maio.

“È indecoroso – ha dichiarato stamattina l’europarlamentare all’Eliseo – dire ogni 3 minuti al M5S ‘Vogliamo un’alleanza organica con voi’ e Di Maio risponde ‘mi fate schifo’. Bisogna dirgli alla fine ‘Mi fai schifo tu, andiamo alle elezioni e vi cancelliamo’. Perché ai miei amici del Pd dico, i 5 Stelle c’è un solo modo di gestirli, cancellarli”.

Al Teatro Eliseo Calenda è intervenuto stamattina per l’iniziativa OperAzione Sanità del suo nuovo movimento Azione. Si tratta della prima di una serie di convention tematiche, tra cui scuola, investimenti e ambiente, sicurezza e legalità. Il teatro era pieno. Per l’affluenza è stato necessario aprire anche il Piccolo Eliseo, anch’esso gremito, dove si segue la convention in video.

Nasce Azione, Carlo Calenda a TPI: “Vogliamo dare una casa all’Italia seria che studia, investe e lavora” | VIDEO

“Questa cosa spaccherà questo clima di rassegnazione, che l’Italia si alzi in piedi! È così difficile immaginarlo?”, ha detto l’ex ministro ringraziando il pubblico. “I democratici non sono molli, paurosi, i democratici sono tosti”, ha detto rivolto alla platea, rimproverando agli altri partiti di centro sinistra troppa debolezza o acquiescenza con M5S e Lega, con populisti e sovranisti.

Parlando delle prospettive di Azione Calenda ha spiegato: “Non voglio levare voti a Pd, Forza Italia (un pochino sì dai!…), li voglio riprendere per i capelli e riportarli sul campo di battaglia per respingere M5S e Lega ai lati dello schieramento politico, come in tutta Europa”.

Al teatro Eliseo Calenda ha risposto anche a domande sull’inchiesta della Procura di Firenza sulla Fondazione Open, vicina a Matteo Renzi. “Se l’inchiesta su Open porterà via voti a Renzi a beneficio di Azione? Spero proprio di no. Se qualcuno dovesse scegliere Azione invece di Italia Viva per un’inchiesta, vorrebbe dire tradire tutto quello che è Azione. Nasce per conquistare il cuore e la testa delle persone con le proposte, con la coerenza dei comportamenti, non certo perché c’è un’inchiesta tutta da dimostrare su un ‘cugino’ politico”.

“Non è lo stesso spazio politico tra noi e Italia Viva – ha poi risposto il fondatore di Azione -, noi abbiamo tenuto fede alla parola data, ‘Mai al governo con M5s’, mentre Matteo Renzi lo ha promosso. Purtroppo siamo soli su questa posizione anti-populista e anti-sovranista. Abbiamo poco a che vedere con il Pd e con Italia Viva, ma per scelta loro”.

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