Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

A destra vogliono stoppare la Meloni e si pensa a un partito con Berlusconi presidente e Salvini segretario

Immagine di copertina
Silvio Berlusconi e Matteo Salvini Credits: ANSA

Esiste un patto Salvini-Berlusconi per un asse per ridimensionare Giorgia Meloni? “No, no, il mio competitor non è nella famiglia del centrodestra”, taglia corto Matteo Salvini, ospite di ‘Stasera Italia’, su Retequattro. ”I miei avversari politici sono a sinistra”, assicura il leader della Lega. Sicuro però che non ci sia proprio nulla?

Perché dalle parti di Fratelli d’Italia la pensano esattamente all’opposto anzi temono, in realtà, che sia già in atto una sorta di spartizione, una “Yalta” dei collegi in vista delle future elezioni politiche che probabilmente potrebbero tenersi, se Draghi dovesse salire al Quirinale, più o meno da qui a un anno. Ma quale sarebbe l’ipotesi allo studio da parte di Silvio Berlusconi (che come anticipato sabato scorso da TPI, e come conferma oggi Tajani, sta molto meglio) e del Capitano (che potrebbe diventare ‘ex’ se la Meloni lo superasse) leghista? Insomma, che cosa si sono detti nelle conversazioni telefoniche dei giorni scorsi (ne hanno avuta più di una)?

L’ipotesi sul tappeto, come già anticipato da TPI nei mesi scorsi, è quella della “Lega Italia” con Silvio presidente e Matteo segretario. Salvini, forse ascoltando i consigli del “suocero” Denis Verdini, pensa che sia giunto il” momento magico” per stoppare la Meloni prendendo la guida del centrodestra grazie all’eredità berlusconiana.

Ma c’è di più: nelle conversazioni telefoniche si sarebbe affrontato anche il tema dei collegi elettorale e di un più forte coordinamento (anche parlamentare) tra le due forze politiche. Lo schema ricorderebbe quello in voga in Germania tra Cdu e Csu che hanno gruppi parlamentari unici pur lavorando su zone del paese differenzi. In questo senso tutto il centro nord Italia sarebbe appannaggio della Lega nelle future elezioni mentre Forza Italia si concreterebbe sul centro sud dove è ancora un partito relativamente forte. Ovvia la preoccupazione di Giorgia Meloni: a Fratelli d’Italia verrebbero lasciate soltanto briciole.

Ti potrebbe interessare
Politica / Meloni alla convention di Vox: “Con noi l’Europa può cambiare identità”. Le Pen: “Con la premier ci sono punti in comune”
Politica / Tajani: “Non confondiamo la teoria gender con i diritti”
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Ti potrebbe interessare
Politica / Meloni alla convention di Vox: “Con noi l’Europa può cambiare identità”. Le Pen: “Con la premier ci sono punti in comune”
Politica / Tajani: “Non confondiamo la teoria gender con i diritti”
Politica / Salta il duello tv tra Meloni e Schlein, la Rai
Politica / Vannacci contro il vincitore dell’Eurovision Nemo: “Il mondo al contrario è sempre più nauseante”
Politica / Toti, la politica e la giustizia in Italia: il re è di nuovo nudo
Politica / “Chi mi ama mi voti”, come è cambiata la comunicazione politica. L’intervista agli autori
Politica / Scoppia il caso alla Regione Lazio: il capo di gabinetto di Rocca è anche capo dei revisori dei conti di Croce Rossa
Politica / La ministra Roccella, contestata dagli studenti, abbandona gli Stati generali della Natalità | VIDEO
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Politica / Il generale Vannacci contro Alessandro Zan: “Sei gay, quindi non sei normale”