Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:26
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Draghi sente Xi Jinping, ma gli Usa frenano sul G20 straordinario sull’Afghanistan

Immagine di copertina

L’Italia attribuisce “grande importanza” all’influenza della Cina nella questione afghana e auspica di “intensificare la comunicazione e la cooperazione con la Cina nell’ambito dei contesti multilaterali come il G20”.

Lo riferisce l’emittente televisiva statale cinese China Central Television, attribuendo le parole al presidente del Consiglio, Mario Draghi, che oggi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese, Xi Jinping. “L’Italia apprezza il sostegno della Cina al lavoro dell’Italia come presidenza del G20, apprezza gli sforzi e i contributi attivi della Cina per affrontare il cambiamento climatico globale”, si legge in una nota, “attribuisce grande importanza all’influenza della Cina sulla questione dell’Afghanistan e spera di “intensificare la comunicazione e la cooperazione con la Cina nell’ambito dei contesti multilaterali come il G20”.

Insomma, alla fine dopo almeno due settimane di attesa (cosa che nessuno si era mai permesso di fare ad un personaggio del calibro dell’ex presidente BCE) super Mario ce l’ha fatta a parlare con il leader cinese.

Del famoso vertice straordinario sull’Afghanistan, fortemente voluto dal presidente del Consiglio italiano e da fare in brevissimo tempo se ne sono però perse le tracce. Perché? La risposta è molto semplice: la frenata è stata imposta dagli Stati Uniti d’America perché, come spiega una fonte vicinissima al dossier, “Biden dopo le figuracce a ripetizione nella gestione della crisi afghana ora ha paura che un eventuale G20 straordinario sull’Afghanistan possa trasformarsi in un ‘processo’ agli Stati Uniti”.

In più gli Stati Uniti temono un ruolo eccessivo per la Cina. In poche parole temono che il vertice straordinario possa certificare la conclamata superiorità del ruolo cinese rispetto a quello americano. Ecco perché ora anche a Palazzo Chigi ammettono che sarà molto difficile possa tenersi prima di ottobre. Sempre che alla fine si faccia.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Dazi: l’Europa è in una posizione di forza, deve solo ricordarlo a sé stessa
Economia / La nuova corsa all’oro (di G. Gambino)
Opinioni / Il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la sicurezza dei casinò online
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Dazi: l’Europa è in una posizione di forza, deve solo ricordarlo a sé stessa
Economia / La nuova corsa all’oro (di G. Gambino)
Opinioni / Il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la sicurezza dei casinò online
Esteri / Un’altra guerra salva Netanyahu
Opinioni / Il nuovo disordine nucleare (di Francesco Bascone)
Esteri / Il fallimento della retorica (di G. Gambino)
Esteri / Mamdani, New York e la ridefinizione della politica dopo Gaza (di S. Mentana)
Opinioni / Influent People, il magazine innovativo nel panorama del marketing e della comunicazione
Opinioni / I referendum hanno perso da tempo la loro funzione: è ora di ripensarli
Esteri / L’umanità di Los Angeles è più forte delle scorciatoie di Trump (di G. Gambino)