Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:10
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Vi spiego perché scrivo sempre di Salvini

Immagine di copertina
Matteo Salvini, leader della Lega. Credit: ANSA / ALESSANDRO DI MEO

Davvero credete che parlare delle sue provocazioni lo avvantaggi? Chiedete a Berlusconi. Il commento di Giulio Cavalli

“Ma perché scrivete sempre di Salvini?”. Ogni volta che il segretario leghista si distingue per qualche bestialità (ed è uno straziante appuntamento quasi quotidiano) sotto all’editoriale di commento si rovesciano quelli che insistono nel chiedere indifferenza, silenzio. “Non mostrate la sua faccia”, scrivono. E questi sono i moderati: qualcuno si spinge a ipotizzare un favore a Salvini condannare i suoi esecrabili comportamenti. “Ignoratelo”, dicono.

S&D

I più appuntiti condannano il fatto che non si parli del tema che sta a cuore a loro, come una colpa mortale del giornalista che parla di Salvini perché sceglie di tacere su altro e con buona pace del caporedattore, del direttore e di tutti quelli che commissionano un pezzo, esattamente come questo che state leggendo.

Eppure il non parlare dell’avversario illudendosi che si dissolva è una strategia che ciclicamente torna in auge, come gli opossum che si fingono morti aspettando che la belva se ne vada, provando a salvarsi fingendo che l’altro non esista.

Legittimamente ognuno può sostenere la propria opinione ma qui vorrei, una volta per tutte, esporre la mia: essere indifferenti alla discesa agli inferi di un politico che ha la maggioranza dei voti è quanto di più vigliacco mi sentirei di fare. Non credo che la popolarità di Salvini sia direttamente proporzionale ai suoi voti (altrimenti Fedez sarebbe il prossimo presidente del Consiglio, no?) ma credo piuttosto che l’immagine che Salvini riesce a vomitare sui media sia la più grande finzione politica a cui abbiamo assistito in questi anni.

Vorrebbe essere l’uomo forte e invece è debolissimo, vorrebbe essere il custode della sicurezza e invece continua a creare scompiglio e pericolo, vorrebbe essere portatore di giustizia e invece infrange le regole ed è pieno di amici discutibili: non si deve forse raccontare tutto questo?

Davvero credete che esporre l’idiozia della sua scampanellata di ieri sera gli faccia guadagnare voti? Ma davvero? Davvero credete che le provocazioni infantili di un bullo possano durare a lungo? Provate a chiedere a Silvio Berlusconi, che per anni si è sentito padrone del mondo se ciò che è stato raccontato dei suoi comportamenti non gli abbia nuociuto.

Fingere che non sia successo che un ex ministro dell’Interno aspirante presidente del Consiglio abbia processato per direttissima una famiglia straniera direttamente al citofono con la sua corte di forze dell’ordine e di giornalisti servi va raccontato. Eccome.

Parere personale, ovviamente. Lo rifarà domani? E domani lo contrasteremo, ancora. Ogni giorno. Ogni giorno di più se continuerà a scivolare sempre più in basso.

Leggi anche:
Esclusivo TPI, parla la signora che ha portato Salvini dal tunisino: “È stata la Lega a contattarmi”
Salvini: “Citofono? Ho disturbato piazza dello spaccio. Il problema non sono i tunisini, ma i delinquenti”
Bologna, danneggiata l’auto della donna che ha portato Salvini al citofono del presunto spacciatore
L’avvocato a TPI: “Salvini potrebbe essere denunciato, 4 ipotesi di reato” per aver citofonato al tunisino
“Lei spaccia?”. Salvini che citofona a casa di un tunisino è il vero punto di non ritorno (di L. Telese)
Se Salvini può citofonare sentendosi uno sceriffo la colpa è nostra: ormai tutto è permesso (di L. Tosa)
Salvini vada a caccia di spacciatori senza telecamere e senza scorta (di L. Tomasetta)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / I censuRAI dello Stato
Opinioni / Il cardinale Zuppi e Fabrizio Barca: “Mettere insieme giustizia sociale e ambientale”
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Ti potrebbe interessare
Opinioni / I censuRAI dello Stato
Opinioni / Il cardinale Zuppi e Fabrizio Barca: “Mettere insieme giustizia sociale e ambientale”
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Opinioni / Noi giovani e la politica, tra apatia e grandi battaglie (di G. Brizio)
Esteri / Di chi è il Medio Oriente? I limiti di Washington e il campo minato delle grandi potenze mondiali (di G. Gambino)
Opinioni / Le Europee saranno le prime elezioni a ridefinire il ruolo dell’Ue nel mondo (di S. Mentana)
Opinioni / Campo rotto: salvate i soldati Conte & Schlein
Esteri / Erdogan non è imbattibile: ma il futuro del leader turco e dell’Akp è ancora tutto da scrivere
Opinioni / L'Europa corre ciecamente verso la guerra (di R. Parodi)
Opinioni / La boutade di Macron sull’Ucraina e l’Ue che deve imparare a difendersi da sola (di S. Mentana)