Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Il mio problema non è solo Salvini che citofona a un minorenne tunisino, ma la signora Anna Rita e il Far West bolognese in cui crede di vivere

Immagine di copertina
Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Il mio problema non è solo Matteo Salvini, che ha violato un principio di civiltà e che rischia una denuncia per ben 4 reati come ha documentato un avvocato oggi a TPI. Il mio problema è Anna Rita, la signora italiana che ha accolto il leader leghista e lo ha scortato fin davanti la casa di una famiglia tunisina che vive in un quartiere nella periferia di Bologna. Per poi esortare affinché Salvini si attaccasse brutalmente al loro citofono abusando della dimensione privata, e chiedesse loro : “È vero che qui spacciate?”. E va in scena la più vergognosa delle querelle degli ultimi mesi, la più grave, che riguarda l’ex ministro dell’Interno, uomo di Stato e che rappresenta milioni di italiani nel suolo ruolo di leader di partito.

La storia è questa: una donna, di cui non riporterò il cognome (anche se è già ampiamente circolato) al fine di evitare che si alimentino atre ritorsioni nei suoi confronti che si sono già in parte innescate, come documentato dalla nostra inviata sul campo a Bologna (le hanno sfondato i vetri della sua auto, qui le foto e il pezzo), insomma una donna accoglie Salvini nel quartiere della periferia bolognese dove vive. Il leghista è in visita a Bologna negli ultimi giorni del suo tour elettorale proprio alla vigilia del voto cruciale del 26 gennaio in Emilia Romagna.

È solo l’ultimo dei capitoli della lunga campagna elettorale in cui Salvini ha letteralmente oscurato la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, censurata ovunque ove possibile per limitare la sua presenza affinché il voto regionale di domenica fosse tramutato e percepito solo come nazionale. Un referendum su Salvini. Ma il fatto grave questa volta è che si sono superati i limiti della civiltà.

 

.

La signora Anna Rita può avere tutti i problemi che vuole, ma proprio non può fare questo: accogliere il suo leader, il Capitano, scortarlo nel suo quartiere come stesse entrando in un luna park, in un parco giochi con diletti e fantasie horror, sussurrargli che nel suo quartiere, quello in cui lei vive, c’è un ragazzino minorenne tunisino che – secondo le voci della comunità – spaccia.

E quindi, di conseguenza, il poliziotto d’Italia – sempre Salvini – dovrebbe, insieme ad Anna Rita, al suo fianco, andare a citofonargli per chiedergli conto di questa diceria, e naturalmente sbeffeggiarlo di fronte a mezza Italia, telecamere e riflettori accesi. Del resto, inutile nasconderlo, senza il corteo del grande leader Salvini la signora non si sarebbe minimamente sognata di andare lì sotto. Perché ha tremendamente paura di andare lì sotto.

Il fatto è che è agghiacciante il pensiero che la signora Anna Rita trovi nel leader leghista un punto di riferimento privo di valori politici o culturali (basterebbero anche solo quelli politici) incentrato unicamente sulla coercizione, sulla violenza verbale, sull’abuso di potere. Questa non è politica, ma lo stato brado di una politica incentrata sull’odio. È un fatto reale duro e crudo, e dovete rendervene conto.

Di più: il fatto che la stessa signora Anna Rita si sia sentita in dovere di accogliere Salvini, scortarlo e portarlo al bancone del “tiro al piattello” per impallinare l’immigrato di turno, l’estraneo del giorno, lo straniero del villaggio è spaventoso. Questo sì, fa davvero paura. Come nelle più becere forme di razzismo, nella testa di Anna Rita il quartiere è diviso in due: ‘noi italiani, e loro stranieri’. Le liste di proscrizione. A caccia dello straniero. A caccia della paura.

No, caro Salvini, non è che sei razzista o fascista. È il messaggio che invii e alimenti con il tuo linguaggio, e il tuo modo di fare, che provocano reazioni razziste e simil-fasciste come quelle di Anna Rita.

L’inviata di TPI a Bologna Marta Vigneri ha intervistato in esclusiva la signora Anna Rita, che sostiene di essere “stata contattata direttamente dalla Lega” per avere indicazioni sugli spacciatori della zona Pilastro, e di non aver agito su sua iniziativa.

Leggi anche:
Bologna, danneggiata l’auto della donna che ha portato Salvini al citofono del presunto spacciatore
L’avvocato a TPI: “Salvini potrebbe essere denunciato, 4 ipotesi di reato” per aver citofonato al tunisino
“Lei spaccia?”. Salvini che citofona a casa di un tunisino è il vero punto di non ritorno (di L. Telese)
Se Salvini può citofonare sentendosi uno sceriffo la colpa è nostra: ormai tutto è permesso (di L. Tosa)
Salvini vada a caccia di spacciatori senza telecamere e senza scorta (di L. Tomasetta)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La boutade di Macron sull’Ucraina e l’Ue che deve imparare a difendersi da sola (di S. Mentana)
Opinioni / Pd, 5S e Campo Largo: la strada non porta a casa se la tua casa non sai qual è (di G. Gambino)
Opinioni / Lettera di un segretario di circolo Pd: Elly Schlein ha la forza della credibilità
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La boutade di Macron sull’Ucraina e l’Ue che deve imparare a difendersi da sola (di S. Mentana)
Opinioni / Pd, 5S e Campo Largo: la strada non porta a casa se la tua casa non sai qual è (di G. Gambino)
Opinioni / Lettera di un segretario di circolo Pd: Elly Schlein ha la forza della credibilità
Opinioni / In Abruzzo non c’è nessun effetto Sardegna
Opinioni / La Leopolda di Luciano Nobili tra calcetto, stadio e quella cena con Pardo di Dazn
Opinioni / Tra armi e sanità: l’Europa smetta di investire sulla paura (di Ignazio Marino)
Opinioni / Il tempo della sicurezza è finito: la guerra è tornata un’opzione (di S. Mentana)
Opinioni / La colpa di essere donna (di G. Gambino)
Opinioni / I populisti cavalcano il malessere delle persone, ma non hanno soluzioni. Ecco come fermarli (di N. Zingaretti)
Opinioni / La stampa nel mirino e quei giornalisti uccisi in Ucraina e a Gaza per chiudere gli occhi del mondo sulle guerre