Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Il vero posto dei crocifissi, se si crede davvero, non è sulle bandiere e sui muri delle aule. Ma nelle Chiese e nei cuori

Immagine di copertina

Il vero posto dei crocifissi, se si crede davvero, non è sulle bandiere e sui muri delle scuole. Ma nelle Chiese e nei cuori

Ecco un bell’esempio di sentimenti di protervia delle minoranze esagitate che si presumono maggioranza, e danno spettacolo di arroganza. Il ministro Fioramonti dice ad “Un Giorno da pecora” poche condivisibili parole sui simboli religiosi nella scuola: “Il crocifisso è una questione divisiva, può attendere”. E poi aggiunge – il che è indubbio – che in una scuola laica non dovrebbero esserci segni confessionali.

Forse si sarebbero dovuti arrabbiare i laici, per parole certo prudenti, ma che descrivono il paradosso di una scelta necessaria, ma non ancora adottabile per rispetto della storia, e per non inaugurare crociate laiciste. Perché in questa sequenza Fioramonti dice quello che qualsiasi servitore dello Stato dovrebbe dire, rappresentando una paese intero, e non una confessione. Anche perché subito dopo il ministro aggiunge che – siccome non vuole far vita a guerre di religione – il crocifisso resta dove sta.

Crocifisso a scuola? Il ministro Fioramonti contrario. La Chiesa: “Toglierlo darebbe solo manforte a Salvini”

Apriti cielo. Subito dopo inizia il delirio. I soliti bigottoni assatanati, i politici del clic facile, e tantissimi miserabili che non credono a nulla, danno vita ad un singolare linciaggio, polemizzando con il ministro per quello che dice di NON voler fare, ma che sostiene di ritenere opportuno in linea di principio. Fantastico. Siamo al reato di opinione. Togliamo per un attimo da questa turba scomposta i poveretti a caccia di consensi facili, gli identitari ottusi e quelli che ogni anno si inventano che nelle scuole italiane ci siano bande di professori comunisti che vogliono scristianizzare l’Occidente e sostituire il presepe con la mezzaluna.

A questi cattolici finti e alla loro religione di cartapesta bisognerebbe ricordare che vogliono i simboli della religione ma poi ne disprezzano i valori a a cominciare dall’umanità e dalla carità. E sarebbe molto bello poter spiegare loro che il vero posto dei crocifissi, se si crede davvero, non è sulle bandiere e sui muri delle aule. Ma nelle Chiese e nei cuori.

Ecco perché Salvini sventola il rosario nei suoi comizi: vuole conquistare la Chiesa che non sta con Bergoglio

Ti potrebbe interessare
Opinioni / L’I.A. può generare disuguaglianze: dobbiamo affrontare la questione a livello globale
Opinioni / Double face Meloni: tutte le contraddizioni della premier dopo due anni di governo
Opinioni / Dal decreto sicurezza al bavaglio per i giornalisti: così il Governo Meloni ci porta verso il modello Orbán
Ti potrebbe interessare
Opinioni / L’I.A. può generare disuguaglianze: dobbiamo affrontare la questione a livello globale
Opinioni / Double face Meloni: tutte le contraddizioni della premier dopo due anni di governo
Opinioni / Dal decreto sicurezza al bavaglio per i giornalisti: così il Governo Meloni ci porta verso il modello Orbán
Calcio / Per fermare la violenza negli stadi è meglio rieducare che punire
Opinioni / Com’è profondo il Mario: luci e ombre del Rapporto Draghi sulla competitività Ue
Esteri / Gli ultimi expat: il Regno Unito tornato Labour visto con gli occhi di due italiani
Opinioni / Centrosinistra, la strada per l’alleanza è già tracciata: ecco perché
Opinioni / Renzi, Calenda, Tajani e gli altri: le regionali in Liguria spaccano (ancora di più) il centro
Opinioni / Qui, ora e insieme! Alla festa di TPI discutiamo il futuro del centrosinistra
Opinioni / Centrosinistra, la coalizione è indispensabile. Ma solo se credibile