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Spreaker, la app italiana che permette a chiunque di diventare un conduttore radiofonico

Immagine di copertina

Basta un cellulare ed è possibile imitare immediatamente i propri idoli radiofonici, distribuendo via web le proprie trasmissioni originali

Tra le professioni che col passare del tempo e delle generazioni continuano a non perdere mai il loro fascino, sicuramente quella dello speaker radiofonico è una tra le più amate e ambite: dalle prime voci misteriose che raccontavano il mondo prima dell’avvento della televisione, passando per le radio libere italiane degli anni Settanta e arrivando fino agli idoli della radiofonia contemporanea, parlare in un microfono per un pubblico lontano è uno dei sogni di moltissimi giovani.

S&D

Se anche voi siete tra quelli che sognano di condurre una trasmissione, offrire riflessioni e parlare a ruota libera per ore, rispetto al passato oggi è molto più semplice diventare conduttori radiofonici e mettersi alla prova. 

Uno dei metodi più semplici è Spreaker, un’app italiana che chiunque sia in possesso di un dispositivo, fisso o mobile, connesso ad internet, può utilizzare per creare la propria radio o il proprio podcast in qualunque momento con la massima facilità.

Ne sanno qualcosa le autrici di “Italiane con la valigia”, tre ragazze che hanno realizzato un podcast ormai nato più di un anno fa che racconta, attraverso moltissime interviste, storie di donne che hanno lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero. Tutto è nato quando Maddalena Giovannini, di Trieste, dopo aver incontrato suo marito a Parigi si è trasferita nella cittadina di Antibes, e lì, durante una passeggiata al parco locale, ha incontrato altre due donne italiane, Laura Campanella e Debora Cheli. 

Dall’incontro fortuito è nata un’amicizia che, vista la comune condizione di espatriate, le ha portate a interrogarsi sulle tante altre donne che come loro si sono trasferite all’estero per i motivi più disparati, dal lavoro all’amore, e da questa curiosità è nato “Italiane con la valigia”, che in ogni puntata esplora le storie provenienti da tutto il mondo in una chiacchierata di fronte a un “caffè virtuale”.

Se per esempio siete invece matricole universitarie in cerca di notizie sugli eventi della vostra facoltà, su Spreaker è possibile anche ascoltare le trasmissioni di “Only IULM”, il programma radiofonico quotidiano che fa da colonna sonora alle giornate degli studenti della Libera università di lingue e comunicazione di Milano. Da febbraio scorso, infatti, Radio IULM ha permesso a giovani studenti dell’Ateneo di alternarsi ai microfoni di “Only IULM” offrendo informazioni sugli appuntamenti più importanti dell’università.

Naturalmente, però, se è bello perdersi nell’ascolto dei moltissimi podcast presenti, per molti la sfida più interessante è quella di mettersi in gioco in prima persona con un programma originale. Spreaker contiene infatti due anime diverse, nella forma delle due app “Spreaker Studio” (disponibile per desktop o mobile iOS o Android) e “Spreaker Podcast Radio” (disponibile sugli store dedicati a iOS e Android), così da permettere sia di ascoltare le trasmissioni altrui che di crearne di proprie, registrando col solo ausilio di un cellulare, un tablet o un computer. In questo modo chiunque abbia voglia di condividere idee, passioni e riflessioni può creare un proprio canale online e diffonderlo attraverso i social media, evitando qualsiasi difficoltà tecnica possa essere collegata alla trasmissione dei propri contenuti.

(Il layout della app Spreaker Podcast Radio per desktop e mobile. L’articolo prosegue dopo l’immagine)


Una volta scaricate le app di Spreaker, è impossibile non notare la facilità con cui, accedendo per esempio attraverso il proprio account Facebook o Twitter, si possa iniziare subito a registrare i propri programmi.

Sulla app sono poi disponibili effetti (dagli applausi alle risate) che possono essere utilizzati per migliorare rapidamente i propri contenuti, ed è possibile anche creare dei jingle personalizzati, nonché entrare in contatto diretto con chi ascolta attraverso una chat dedicata, che rende così immediato il rapporto tra conduttore e ascoltatori. Grazie poi alla partnership di Spreaker con Epidemic Sound, si possono aggiungere musica ed effetti sonori ai propri podcast a prezzi scontati e senza infrangere vincoli di licenza.

Con un vero e proprio studio radiofonico a disposizione, è semplicissimo diventare speaker semplicemente con un cellulare o un tablet. Con più di 6 milioni e mezzo di utenti attivi, oggi Spreaker è una delle piattaforme di riferimento che permette a chi non ha accesso ai canali tradizionali di far conoscere il proprio talento e trovare una vetrina sul web nella quale potersi esibire. Il tutto in modalità gratuita o a prezzi bassissimi se si vuole utilizzare la versione dell’app a pagamento scegliendo tra i diversi piano che vanno dai 4,99 ai 99,99 euro al mese. 

(Il layout della app Spreaker Studio per desktop e mobile. L’articolo prosegue dopo l’immagine)


Spreaker è nata nel 2010 dall’idea di un gruppo di amici guidati dal fondatore e attuale amministratore delegato Francesco Baschieri, che sognava di creare un sistema che permettesse a tutti di andare in diretta da qualunque parte del mondo in pochi click.

Nonostante Spreaker sia in tutto e per tutto un’idea italiana, col tempo e col successo i suoi dipendenti si sono moltiplicati nel mondo, attraverso un modello di lavoro a distanza innovativo e che supera gli schemi tradizionali. Ad oggi infatti l’azienda, che non è più una startup, ha un team che lavora da remoto in 5 paesi diversi con 3 diverse time zone.

(Una foto del team di Spreaker. L’articolo prosegue dopo l’immagine)


Qui di seguito un video di presentazione della app, scaricabile in qualsiasi momento sugli store più diffusi:

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