Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Padre Dall’Oglio, fonti curde: “È vivo e presto sarà liberato”

Immagine di copertina

Padre Dall’Oglio, il prete italiano scomparso in Siria a luglio del 2013, sarebbe ancora vivo e la sua liberazione imminente, secondo quanto riportato da fonti curde citate dal quotidiano libanese Al Akbar.

> Chi è padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito in Siria di cui non si hanno notizie da 5 anni

I negoziati per la liberazione di Dall’Oglio sarebbero in corso da giorni e si sarebbero intensificati con l’imminente fine dello Stato islamico, assediato dalle forze curdo-arabe nel villaggio di Baghouz, nella provincia di Deri el Zor.

La liberazione del prete sarebbe però stata rallentata nelle ultime ore a causa di alcune “complicazioni”, secondo fonti curde.

La notizia data del giornale libanese è stata riportata anche dall’agenzia vaticana Fides che fa capo alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli.

Secondo le fonti curde, ci sarebbe già una bozza di accordo tra i miliziani di Isis e le Forze democratiche siriane e tra le richieste avanzate dai jihadisti ci sarebbe la richiesta di un “lasciapassare” per alcuni leader di Daesh ancora a Baghouz.

La notizia non è ancora stata confermata, ma secondo fonti ecclesiali gli ultimi aggiornamenti sulla sorte di padre Dall’Oglio non sarebbero infondati.

Alcuni ostaggi curdi che sono scappati dall’Isis avrebbero infatti affermato di aver visto vivo il gesuita insieme a altri ostaggi, tra cui ci sarebbero anche il giornalista britannico John Catlie e un’infermiera neozelandese della Croce Rossa.

A febbraio il Times aveva già scritto che il gesuita era vivo e nelle mani dell’Isis, raccontando anche che i negoziati per la sua liberazione erano in corso.

Padre Dall’Oglio fu rapito in Siria il 29 luglio 2013 in circostanze misteriose e tuttora non si conosce l’identità del suo rapitore.

Nell’agosto 2013 un sito arabo diede il gesuita per morto, ma l’allora ministra degli Esteri Emma Bonino non fu in grado di verificare l’attendibilità della notizia.

Nuove informazioni sulla sua sorte si ebbero nell’estate del 2018, quando uno degli amici che ospitò e accompagnò Dall’Oglio poco prima del rapimento, fece il nome di un emiro dell’Isis, ancora residente in Siria, come possibile rapitore.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Esteri / Ucraina: Trump sente Putin e Zelensky e annuncia negoziati con la Russia. Ecco cosa si sono detti
Esteri / Haiti: le violenze sessuali contro i bambini sono aumentate del 1.000%
Esteri / Gaza, la tregua è a rischio: scambio di accuse tra Israele e Hamas. Netanyahu: “Pronti a riprendere i raid”
Esteri / Zelensky: “Pronto a uno scambio di territori con la Russia. Offro ricchi profitti alle aziende Usa”
Economia / Elon Musk vuole anche ChatGPT ma l’a.d. di OpenAI lo gela
Esteri / Gaza, Trump: “Tregua da annullare se Hamas non libera gli ostaggi”. E minaccia Egitto e Giordania
Esteri / Ucraina, Trump: “Un giorno potrebbe essere russa. Da Kiev voglio 500 miliardi in terre rare”