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Home » News

Ieri notte è morto il Pd

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Marco Damilano sull'Espresso dice che il Pd è morto. La fine di un'era?

“Una riunione pazzesca, quella del teatro Capranica a Roma: tra ululati dei dissidenti inferociti e grida dei manifestanti da fuori. Mentre dentro un Bersani debole, rassegnato e stanco porta tutti nel baratro

S&D

Marco Damilano sull’Espresso racconta la discussione infuocata tenutasi ieri sera all’assemblea del Pd. “La candidatura di Franco Marini formalmente proposto da Pier Luigi Bersani ma in realtà scelto dal Cavaliere-Caimano-Giaguaro ha l’effetto di un detonatore, scatena una guerra termonucleare nel cuore del Pd: una notte mai vista, neppure nella storia tormentata delle elezioni presidenziali della Prima Repubblica.”

“Contro Marini parlano i renziani e la sinistra del partito, Pippo Civati lucido e efficacissimo e Matteo Orfini che chiede di ripensarci prima dello schianto, lo yin e lo yang, i deputati di prima nomina, giovani turchi o meno sono i più inferociti, «noi non lo votiamo». E non è un problema di persona, benché il caratteraccio di Franco non aiuti: in molti lo conoscono solo perché nelle assemblee e nelle direzioni del partito interviene per rimbrottare ogni istanza di rinnovamento, come fece sei mesi fa quando si schierò contro le primarie: «Sono una cazzata, spaccheranno il partito», addentò la pipa.

Aveva torto, ma almeno Marini è un combattente a viso aperto. Mentre il gruppo dirigente del Pd è uno stato maggiore che si è fatto imporre il candidato dal nemico Berlusconi e non sa neppure spiegare perché. Perché è stata cambiata la linea di due mesi, che cercava un rapporto con il Movimento 5 Stelle per un governo «del cambiamento» e chiudeva ogni strada al rapporto con il Cavaliere.”

“Invece, ieri sera bastava girare l’angolo per incontrare uno dei vincitori della serata: Silvio Berlusconi.” Il quale però, dopo il primo voto di oggi, ha ben poco da stare tranquillo.

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