Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:43
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La polizia turca compie un raid nella sede di un giornale e arresta due giornalisti

Immagine di copertina

Il settimanale Nokta aveva criticato il presidente Erdogan, è stato ritirato dalle edicole

La polizia turca ha compiuto un raid nella redazione del settimanale turco Nokta e ha arrestato due giornalisti. Il settimanale era uscito lunedì 2 novembre con in copertina il titolo “L’inizio della guerra civile”, all’indomani delle elezioni parlamentari turche vinte dal partito Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan.

S&D

Nella serata di martedì 3 novembre è stata diffusa la notizia che i due giornalisti, Cevheri Guven – direttore del giornale – e Murat Capan – redattore capo – sono stati incriminati con l’accusa di aver tentato di rovesciare il governo.

Il settimanale è stato ritirato dalle edicole turche.

Secondo quanto riportato da Nokta, un pubblico ministero di Istanbul avrebbe vietato la distribuzione dell’ultima edizione del settimanale e ordinato la perquisizione della redazione dopo che la copertina dell’ultimo numero era stata pubblicata sul loro sito.

I giornalisti sono stati accusati di “istigazione a delinquere ed eversione”. Il pubblico ministero non ha voluto commentare la decisione. 

Secondo alcuni gruppi di attivisti e gli appartenenti all’opposizione, Erdogan e il governo starebbero cercando di ridurre al silenzio i media dell’opposizione. Già il 29 ottobre la polizia turca aveva fatto irruzione nella sede di due giornali e due canali televisivi dell’opposizione.

Il settimanale Nokta era già stato oggetto di una perquisizione da parte della polizia turca lo scorso 14 settembre, dopo la pubblicazione di un fotomontaggio che rappresentava Erdogan mentre si faceva un selfie davanti alla bara di un soldato morto. La foto avrebbe fatto riferimento ad alcune dichiarazioni del presidente secondo cui le famiglie dei soldati uccisi dai ribelli curdi avrebbero dovuto essere felici per il martirio dei loro cari. 

A ottobre l’accesso al sito del giornale era stato bloccato da un tribunale di Ankara con l’accusa di aver diffamato il partito Akp. Una precedente versione del settimanale Notka era stata costretta alla chiusura per otto anni, il giornale aveva ripreso le pubblicazioni solamente a maggio 2015.

Nella giornata di martedì 3 novembre inoltre, 35 funzionari statali sono stati arrestati perché ritenuti sostenitori dell’oppositore di Erdogan e leader religioso musulmano Fethullah Gulen, l’accusa è di spionaggio militare.

La Turchia, che aspira a far parte dell’Unione europea, occupa una delle ultime posizioni nella classifica dei Paesi per quanto riguarda la libertà di stampa.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini