Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La presidente del partito democratico Usa si dimette in seguito a una fuga di mail

Immagine di copertina

Le email dimostrano come gran parte dell'establishment del partito fosse realmente preoccupata dall'avanzata di Bernie Sanders e cercasse di ostacolarlo

La presidente del partito democratico degli Stati Uniti, Debbie Wasserman Schultz, ha annunciato le sue dimissioni, dopo che migliaia di email private sono trapelate, minacciando gli sforzi per l’unità del partito, proprio nei giorni della convention democratica che si tiene a Philadelphia dal 25 al 28 luglio. 

Le oltre 19mila email sembrano suggerire che la maggior parte dei funzionari del partito abbiano cercato di contrastare la campagna di Bernie Sanders, rivale di Hillary Clinton alle primarie dei mesi scorsi. Le comunicazioni erano state pubblicate dal sito WikiLeaks lo scorso 22 luglio. 

Le email dimostrano come gran parte dell’establishment del partito fosse realmente preoccupata dall’avanzata di Sanders, candidato alle primarie che non era neanche membro del partito fino a poco tempo prima. 

Le dimissioni di Wasserman Schultz arrivano in un momento molto delicato per il partito, dal momento che la maggior parte degli sforzi di Clinton e del suo staff è volta a offrire un’immagine del partito il più unito possibile, in contrasto con l’evidente discordia interna ai repubblicani, emersa in maniera ancora più significativa durante la convention di Cleveland della settimana scorsa. 

I sostenitori di Sanders, e lui stesso, hanno per mesi “sospettato” che la maggior parte del partito gli remasse contro, e ora ne hanno le prove. Negli ultimi giorni inoltre hanno espresso il loro malcontento per la scelta del vicepresidente, il senatore della Virginia, Tim Kaine, preferendogli qualcuno con idee più di sinistra, nonostante la stima personale di Sanders nei suoi confronti. 

Intanto oggi, 25 luglio, si aprirà la convention di Philadelphia, con gli attesi interventi della first lady Michelle Obama e dello stesso Bernie Sanders. Prenderanno parte alla convention nei prossimi giorni anche Bill Clinton e Barack Obama. 

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti