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Home » Esteri

Gli attori che Francis Ford Coppola aveva considerato per i ruoli del Padrino

Immagine di copertina

Una pagina di un bloc notes del regista rivela che per i ruoli poi resi iconici da Al Pacino e Marlon Brando erano stati presi in considerazione molti altri nomi noti

A oltre quarant’anni dalla sua uscita nei cinema, avvenuta nel 1972, Il padrino di Francis Ford Coppola è pressoché unanimemente considerato uno dei più grandi film del cinema statunitense, in grado di unire la violenza del gangster movie al ritratto dettagliato di una famiglia italoamericana degli anni Quaranta.

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Un’altra cosa per cui però Il padrino è ricordato, così come i suoi seguiti, Il padrino – Parte II, del 1974, e Il padrino – Parte III, del 1990, è sicuramente uno dei cast più straordinari di sempre, con attori perfetti nei loro ruoli e giovani promesse che poi sarebbero diventati icone del cinema.

Innanzitutto Marlon Brando nei panni di Vito Corleone, patriarca della famiglia newyorchese protagonista della saga, che col suo tono di voce inconfondibile, le sue guance gonfie e il suo sguardo calmo ma minaccioso si meritò un Oscar a distanza di quasi vent’anni da quello che aveva ricevuto per Fronte del porto.

E poi tantissimi giovani talenti che iniziarono proprio con questo film la scalata al successo: ovviamente Al Pacino nei panni di Michael Corleone, figlio di Vito, ma anche Diane Keaton, che in quegli anni diventava la musa di Woody Allen e uno dei volti femminili più noti degli anni Settanta.

Come se non bastasse, nel cast erano presenti anche Robert Duvall (futuro colonnello di Apocalypse Now) nei panni del consigliere Tom Hagen, James Caan nel ruolo del fratello testa calda Sonny Corleone, Talia Shire (futura Adriana della saga di Rocky), John Cazale e in un piccolo ruolo perfino il volto pasoliniano Franco Citti.

Senza dimenticare Robert De Niro, che ancora agli inizi della carriera, si guadagnò il suo primo Oscar come attore non protagonista grazie all’interpretazione del giovane Vito Corleone nel Padrino – Parte II.

Bisogna però sapere che, per quanto al giorno d’oggi questo cast risulti straordinario, all’epoca molte di queste icone erano solo dei talenti emergenti, e in molti casi assolutamente distanti dal concetto di attore protagonista che andava per la maggiore a Hollywood.

Francis Ford Coppola si dovette infatti battere a lungo con la produzione per ottenere la partecipazione di Pacino, all’epoca semisconosciuto, e anche di Marlon Brando, che aveva ormai perso la sua fortuna hollywoodiana e veniva considerato in declino.

Questi non erano però i soli nomi a cui aveva pensato il regista italoamericano, nonostante in diversi casi fossero le sue prime scelte, e a dimostrarlo c’è una paginetta di un bloc notes riemersa in rete, sulla quale sono annotate le possibile scelte alternative del cast.

Ci si può quindi ritrovare a immaginare come sarebbe stato questo film iconico con Laurence Olivier, storico attore shakespeariano britannico, nei panni dell’italoamericano Don Corleone, oppure il sensazionale trittico Robert De Niro, Martin Sheen e Dustin Hoffman, presi in considerazione per il ruolo di Michael andato poi ad Al Pacino.

Nella lista compaiono molti altri nomi, di cui molti oggi dimenticati, ed è curioso pensare a come sarebbe stato il cinema americano degli anni Settanta se quelli definitivi fossero stati altri e quel gruppo di attori non avesse avuto occasione di farsi conoscere. 

(L’articolo prosegue sotto l’immagine)

Qui sotto, invece, il provino che Robert De Niro fece per il ruolo di Sonny Corleone, andato poi a James Caan:

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