Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I risultati del vertice in Arabia saudita dei ribelli siriani

Immagine di copertina

I diversi gruppi invitati a partecipare al vertice hanno trovato un punto d'accordo in vista dei negoziati di pace col governo di Bashar al-Assad del primo gennaio 2016

Alcuni gruppi di ribelli siriani si sono riuniti dall’8 al 10 dicembre a Riyadh, in Arabia Saudita, per trovare un punto comune prima dei colloqui di pace con il governo di Bashar al-Assad di gennaio.

S&D

Non tutte le fazioni sono state invitate all’incontro e alcune di quelle chiamate per partecipare al vertice hanno declinato l’invito per la presenza del potente gruppo Ahrar al-Sham, alleato del Front al-Nosra, il ramo siriano di al-Qaeda.

Durante la riunione, i ribelli hanno ribadito la volontà di pretendere dall’attuale presidente siriano le dimissioni immediate all’inizio di un eventuale periodo di transizione, prima delle elezioni del paese. 

Tra il centinaio di ribelli che hanno preso parte al vertice dell’opposizione ad Assad non c’erano i curdi, che non sono stati chiamati dalle altre forze e hanno organizzato una riunione parallela in Siria.  

Il gruppo Ahrar al-Cham si è invece ritirato a lavori inoltrati, il 10 dicembre, a causa del ruolo essenziale che sarebbe stato dato a personalità legate al regime.

I ribelli che sono usciti dal vertice di Riyadh si sono detti pronti a iniziare le negoziazioni con Assad: “Siamo arrivati a un accordo su una visione unitaria di un processo di risoluzione”, ha dichiarato Souheir al-Atassi, uno dei generali della Coalizione nazionale, tra i gruppi più importanti dell’opposizione in esilio.

Le diverse fazioni sarebbero, inoltre, favorevoli alla creazione di un’istanza suprema che supervisioni la delegazione che parteciperà ai negoziati.

Le trattative, che inizieranno il primo di gennaio, sono fortemente volute dai paesi che hanno partecipato alla conferenza di Vienna il 30 giugno 2012, tra cui Stati Uniti, Iran, Russia, Arabia saudita e stati europei.

Secondo quanto stabilito dalle potenze internazionali, a seguito dei negoziati in Siria dovrebbe iniziare il cessate il fuoco, seguito dalla formazione di un governo di transizione di sei mesi, che porterà alle elezioni.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Bambino di 4 anni trovato morto nella lavatrice: “Disturbava i genitori”
Esteri / Trump: “Il giudice mi toglie libertà di parola, trucca il voto”
Esteri / Morto Paul Auster: le cause della morte dello scrittore
Ti potrebbe interessare
Esteri / Bambino di 4 anni trovato morto nella lavatrice: “Disturbava i genitori”
Esteri / Trump: “Il giudice mi toglie libertà di parola, trucca il voto”
Esteri / Morto Paul Auster: le cause della morte dello scrittore
Esteri / Morto Paul Auster: il grande scrittore americano aveva 77 anni
Esteri / L’Onu: “L’operazione a Rafah sarebbe una tragedia indicibile”. Iran: "Aumentare la pressione sui sionisti"
Esteri / Indonesia, erutta il vulcano Ruang: evacuate 12mila persone
Esteri / Londra, accoltellate diverse persone nella metropolitana: un morto e quattro feriti. Fermato un uomo
Esteri / Netanyahu: “Entreremo a Rafah con o senza accordo”. Decisive le prossime 72 ore
Esteri / Una delegazione di Hamas in Egitto per discutere la tregua. Blinken a Riad per promuovere il cessate il fuoco
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”