Occidente e Oriente a confronto nelle opere di un artista italo-libanese
“La mia pittura vuole dimostrare che può esserci convivenza tra culture diverse. Un punto di contatto tra culture e diversità. Compito dell’arte non è dare risposte ma far vedere la realtà da prospettive diverse"
Ali Hassoun è un artista italo-libanese, nato a Sidone in Libano e arrivato in Italia all’età di 18 anni per iscriversi all’Accademia di Belle Arti a Firenze.
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A 20 anni Ali lascia Siena dove vive quella che lui stesso definisce una “seconda adolescenza, molto diversa da quella vissuta in Libano”: Siena lo colpisce per le sue tradizioni medievali, come il palio e i cavalli che in qualche modo gli ricordano il mondo arabo da cui proviene.
Dopo quindici anni a Siena l’artista sente il bisogno di cambiare stile di vita trasferendosi a Milano.
“Milano ha sicuramente influito con il suo essere contemporanea, complessa, multietnica, una sfida continua”, spiega a TPI Ali Hassoun.
Il viaggio è il tema ricorrente che emerge nella sue opere ed è lo strumento per esplorare nuove esperienze che portano a visioni eterogenee.
Ali conosce profondamente il continente africano: è stato in Costa D’Avorio, in Senegal, in Mauritania e in Gabon. È stato proprio il viaggio in Gabon che ha influito in maniera importante sulle opere dell’artista: numerose sono le donne africane che dipingono i muri con colori vivaci presenti nei sui quadri.
“In Africa è iniziato un percorso di approfondimento, di conoscenza delle mie radici e della mia cultura”, racconta Ali.
Temi portanti delle sue opere sono anche il dualismo e le similitudini tra la cultura occidentale e la cultura araba e africana.
“Mi piace vedere nelle mie opere il paradosso tra le diverse culture: si contrastano ma poi si incontrano. Invece del concetto di “scontro di civiltà”, semplificazione pericolosa e tuttavia molto diffusa oggi in occidente, propongo un’idea di “umanità come qualità universale e comune fra tutti i popoli, fondata su una spiritualità originaria che precede le diversificazioni religiose e politiche” racconta Ali Hassoun.
“La mia pittura vuole dimostrare che può esserci convivenza tra culture diverse. Un punto di contatto tra culture e diversità. Compito dell’arte non è dare risposte ma far vedere la realtà da prospettive diverse e contraddittorie fino al paradosso”.
Le sue prossime mostre saranno a Milano e Roma. Il 4 novembre sarà inaugurata una mostra a Roma in piazza d’Aracoeli.
La mostra di Milano si terrà invece il 9 febbraio nella Galleria Gustalla di Arte Moderna e Contemporanea.