I figli di Hiroshima
Sono passati settant'anni dall'esplosione della bomba atomica su Hiroshima, ma molti sopravvissuti ne pagano ancora le terribili conseguenze
Sunao Tsuboi ricorda ancora chiaramente il suono dell’esplosione. L’energia sprigionata dalla bomba atomica lo fece saltare in aria per poi farlo atterrare a dieci metri di distanza. Quando riprese conoscenza, quasi tutto il suo corpo era ustionato e i vestiti erano stati strappati via. Era il 6 agosto del 1945 e Tsuboi aveva appena venti anni.
Oggi è il vice-presidente di Nihon Hidankyo, un’organizzazione giapponese che lavora a stretto contatto con i sopravvissuti dei bombardamenti delle forze americane sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki nell’agosto del 1945. “C’era così tanto fumo che non si riusciva a vedere oltre i cento metri. Ma quello che vidi bastò a convincermi di essere entrato in un inferno sulla terra”, ha raccontato Tsuboi a The Guardian.
“C’erano persone che chiedevano aiuto, che cercavano i propri familiari. Vidi una bambina i cui occhi penzolavano fuori dalle orbite. Le persone sembravano fantasmi, sanguinavano e cercavano di camminare, ma poi collassavano a terra. Alcuni avevano perso gli arti. C’erano corpi carbonizzati ovunque, anche nel fiume. Guardai in basso e vidi un uomo che stringeva forte lo stomaco per tappare un buco, per cercare di non far fuoriuscire gli organi. Il tanfo di carne bruciata era opprimente”.
Dal giorno dell’esplosione atomica a Hiroshima, Tsuboi è stato ricoverato undici volte e spesso i dottori gli hanno detto che stava per morire. A causa dell’esposizione alle radiazioni, anche lui come molti altri soffre di varie malattie, tra cui il cancro. Nei mesi immediatamente successivi al bombardamento, dalle 90mila alle 166mila persone morirono a Hiroshima. Altre 60-80mila morirono a Nagasaki.
La maggior parte morì il giorno stesso dell’esplosione, altri nei giorni successivi a causa dell’avvelenamento da radiazioni. Tra le malattie a lungo termine più comuni, ci furono moltissimi casi di cancro e leucemia. I bambini furono coloro che soffrirono di più. Secondo gli studi della Radiation Effects Research Foundation, il rischio di contrarre leucemia per le vittime di Hiroshima era al 46 per cento. Inoltre in seguito al bombardamento molti bambini nacquero con delle gravi disabilità.