I nordcoreani festeggiano il congresso del partito dei lavoratori
Migliaia di nordcoreani hanno partecipato alla cerimonia di chiusura del congresso, con danze, balli e giochi pirotecnici
In Corea del Nord il 6 maggio, nella capitale Pyongyang, era iniziato il congresso del Partito comunista dei lavoratori, l’unico ammesso dal regime. È il primo in quasi quaranta anni: l’ultimo si tenne nel 1980. Alla fine del congresso migliaia di nordcoreani hanno partecipato alla cerimonia di chiusura del congresso, con danze, balli e giochi pirotecnici.
Kim Jong-un, che fino a quel momento era solo il primo segretario, è stato eletto presidente del partito. Con il congresso ha voluto consolidare la sua posizione di leader incontrastato, dettare la linea politica di prossimi anni e continuare a sfidare la comunità internazionale.
I media internazionali erano stati invitati anche se ai giornalisti è stato vietato l’accesso al palazzo, la Casa della Cultura del 25 aprile. Cameraman e fotografi sono tenuti a 200 metri dalla recinzione, con l’eccezione ovviamente della tv di stato, che coprirà l’intero evento in diretta. Il giornalista televisivo Rupert Wingfield-Hayes, il suo produttore e il cameraman sono stati bloccati dalle autorità all’aeroporto di Pyogngyang mentre si stavano imbarcando su un aereo diretto a Pechino e poi espulsi.
La capitale era stata preparata per l’occasione e i cittadini hanno lanciato petali di rosa nelle piazze centrali di Pyongyang. Bandiere del partito sventolano allineate nei grandi viali e si leggono striscioni con messaggi di propaganda come “I grandi comandanti Kim Il-sung e Kim Jong-il saranno sempre con noi” e “Difenderemo la rivoluzione coreana a costo delle nostre vite”.
Kim non era ancora nato nel 1980, quando l’ultimo congresso del partito consacrò il padre Kim Jong-Il come erede della dinastia del regime fondato quasi 70 anni prima dal nonno Kim Il-Sung.