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Come Ryanair pensa di offrire voli gratis tra dieci anni

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L'amministratore delegato della compagnia aerea low cost ha spiegato la sua idea nel corso di un incontro con l'associazione degli aeroporti britannici

Il costo medio di un volo Ryanair lo scorso anno è stato di 46 euro e per il prossimo anno scenderà del 10-15 per cento. Ma l’ambizione di Michael O’Leary, amministratore delegato della più grande compagnia low cost europea, è quello di portare la tariffa a zero.

Parlando di fronte alla platea della Airport Operators Association, l’associazione degli aeroporti britannici, a Londra lo scorso 22 novembre, O’Leary ha detto che “la sfida per noi in futuro è continuare a far scendere le tariffe. La mia idea è che tra cinque o al massimo dieci anni i biglietti Ryanair saranno gratuiti”.

Il business della compagnia aerea irlandese, secondo il O’Leary, si trasformerà. La Ryanair non farà più soldi vendendo i biglietti aerei ma facendo accordi con bar, ristoranti e negozi in aeroporto e ricevendo una percentuale dei loro ricavi.

“Siamo noi che portiamo i clienti agli esercenti degli aeroporti. E gli aeroporti sono ormai diventati come dei centri commerciali. Per cui penso che in futuro una proposta del genere possa avere un senso”, ha spiegato l’amministratore delegato di Ryanair. “Forse non la accetteranno subito tutti gli aeroporti o tutte le compagnie aeree. Ma la nostra e alcuni degli aeroporti più piccoli di cui ci serviamo possono trovarla di mutuo interesse”.

Le parole di O’Leary possono sembrare assurde, ma diventano realistiche se pensiamo che a pronunciarle è stato l’uomo che ha trasformato una piccola e fallimentare compagnia irlandese nella più grande low cost del vecchio continente.

Ryanair è stata fondata dall’uomo d’affari irlandese Tony Ryan nel 1985 e ha iniziato la sua attività collegando gli aeroporti di Waterford, in Irlanda, e London Gatwick, nel Regno Unito.

Dopo alcuni anni la linea aerea si ritrovò con bilanci in perdita e l’opera di ristrutturazione fu affidata proprio a Michael O’Leary, che adottò il modello economico chiamato “no frills” (niente fronzoli), già sperimentato dalla compagnia statunitense Southwest Airlines, che si basa sull’utilizzo di tariffe molto basse e l’assenza di servizi aggiuntivi.

Inoltre, O’Leary scelse di puntare soprattutto sugli aeroporti secondari o di piccole dimensioni. Il mercato europeo, all’epoca dominato dalle compagnie di bandiera, premiò la sua strategia.

Quest’anno le aspettative di Ryanair sono quelle di trasportare 119 milioni di passeggeri e la compagnia sta rimpolpando rapidamente la sua flotta aerea, ampliando la capacità a 200 milioni per il 2024.

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