Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il documentario vincitore a Cannes che racconta i volti della Francia rurale

Immagine di copertina

La regista Agnès Varda e lo street artist JR si sono uniti per un viaggio unico, confrontando generazioni lontane tra loro. Ecco il trailer di “Visages, villages”

Qui sopra il video Visages, villages. Se non riesci a visualizzarlo correttamente sarà necessario mettere in pausa Adblock e ricaricare la pagina.

Agnès Varda è una fotografa, regista e artista visuale. È l’unica donna ad aver fatto parte della Nouvelle Vague, confraternita che negli anni Sessanta ha rivoluzionato il cinema raccontando il disagio delle nuove generazioni con un linguaggio prezioso e raffinato.

JR è uno street artist indipendente e deve la sua reputazione ai collage giganteschi che incolla nel cuore delle metropoli, lontano dai musei di arte contemporanea.

Entrambi sono accomunati dalla passione per la rappresentazione dei volti, delle forme che escono dai confini, dalla ricerca dell’avventura, del nuovo, dell’inusuale.

Lui ha 34 anni, lei 88: due generazioni lontanissime che si sono incontrate per realizzare un documentario attraverso la Francia rurale. Un territorio nuovo per JR, considerato artista urbano; un ritorno alle origini per Agnès Varda.

Il film, presentato al Festival di Cannes, si è aggiudicato il premio L’Oeil D’Or per il miglior documentario.

L’originale viaggio dei due artisti si compie a bordo del camioncino di JR, sul cui fianco è riportata la stampa di una grande macchina fotografica. Il mezzo funziona anche da studio fotografico ed è equipaggiato con un sistema in grado di produrre stampe di grandi dimensioni.

Questa è l’idea che conduce il loro tragitto: le persone incontrate diventano il soggetto di una serie di foto, che vengono poi affisse sui muri dei villaggi, stimolando un dibattito sul tema dell’identità.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Esteri / Arrestati l'ex ministra Mogherini e l'ex ambasciatore Sannino: "Frode sui programmi di formazione per giovani diplomatici"
Esteri / Chi è l’ammiraglio Cavo Dragone, che ipotizza un “attacco preventivo” della Nato contro la Russia
Esteri / Unhcr lancia la campagna “Emergenza Inverno”: la testimonianza di Hamoud, padre di quattro figli in Siria
Esteri / Il New York Times pubblica un articolo sulla salute di Trump, lui si infuria: "Sto benissimo"
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Esteri / Il prezzo della pace tra Ucraina e Russia: ecco cosa prevedono il piano Trump e la controproposta europea
Esteri / Zohran Kwame Mamdani, un socialista a New York