Il presidente Usa Trump schiera due sottomarini nucleari contro la Russia dopo le “provocazioni” di Medvedev
Il presidente Usa ha risposto così all'ex leader del Cremlino che aveva avvertito Washington di una possibile escalation atomica dopo l'ultimatum di 10 giorni per costringere Mosca a negoziare con l'Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha ordinato il dispiegamento di due sottomarini nucleari “nelle regioni appropriate” per rispondere alle dichiarazioni, definite “altamente provocatorie”, dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev, che negli scorsi giorni aveva avvertito l’inquilino della Casa bianca di una possibile escalation tra Usa e Russia in relazione all’ultimatum lanciato al leader del Cremlino Vladimir Putin per sedersi al tavolo delle trattative con l’Ucraina.
Durante il suo incontro con il premier britannico Keir Starmer, in Scozia, il presidente Usa aveva concesso “1o o 12 giorni” a Mosca, a partire da lunedì 28 luglio, per sedersi al tavolo con Kiev e raggiungere un accordo che ponga fine alla guerra in Ucraina, pena l’imposizione di dazi e sanzioni secondarie contro i Paesi che aiutano la Russia nel conflitto, anche acquistando petrolio e gas, come l’India e la Cina. “Trump sta giocando al gioco dell’ultimatum con la Russia: 50 giorni o 10… Dovrebbe ricordare due cose: 1. La Russia non è Israele e nemmeno l’Iran. 2. Ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra”, aveva scritto allora Medvedev su X (ex Twitter). “Non tra Russia e Ucraina, ma con il suo stesso Paese. Non seguite la strada di “Sleepy Joe”! (Biden, ndr).
Già il 15 luglio però, quando Trump aveva annunciato un precedente ultimatum di 50 giorni rivolto a Vladimir Putin, l’ex presidente russo aveva criticato la Casa bianca. “Trump ha lanciato un ultimatum teatrale al Cremlino”, aveva commentato allora sempre sui social Medvedev. “Il mondo tremò, aspettandosi conseguenze. L’Europa belligerante rimase delusa. Alla Russia non importava”. “L’ex presidente fallito della Russia, che si crede ancora presidente, deve stare attento a quello che dice. Sta entrando in un territorio molto pericoloso!”, aveva replicato qualche giorno dopo su Truth l’inquilino della Casa bianca. “Non mi interessa cosa farà l’India con la Russia. Possono distruggere le loro economie, per quel che mi riguarda. Abbiamo fatto pochissimi affari con l’India, i loro dazi sono troppo alti, tra i più alti al mondo. Allo stesso modo, Russia e Usa non fanno quasi nessun affare insieme”.
“Se alcune parole dell’ex presidente russo scatenano una reazione così nervosa nel potente presidente degli Stati Uniti, allora la Russia sta facendo tutto nel modo giusto e continuerà a procedere per la sua strada”, aveva allora affermato ieri Medvedev in un post su Telegram. Trump dovrebbe ricordare, ha aggiunto, “quanto possa essere pericolosa la leggendaria ‘Mano Morta’”. L’espressione si riferisce al sistema di comando semi-automatico segreto progettato ai tempi dell’Unione sovietica per lanciare i missili nucleari a disposizione di Mosca nel caso in cui la sua leadership fosse stata eliminata da un attacco nemico. “Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie dell’ex Presidente russo Dmitry Medvedev, ora Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ho ordinato il posizionamento di due sottomarini nucleari nelle regioni appropriate, nel caso in cui queste dichiarazioni insensate e provocatorie fossero più di questo”, ha risposto oggi Donald Trump sul suo social Truth. “Le parole sono molto importanti e possono spesso portare a conseguenze indesiderate; spero che questo non sia uno di quei casi”.
Il presidente Usa comunque si è mostrato frustrato per l’impossibilità di mettere Ucraina e Russia attorno a un tavolo. “Sono appena stato informato che quasi 20.000 soldati russi sono morti questo mese nella ridicola guerra con l’Ucraina. La Russia ha perso 112.500 soldati dall’inizio dell’anno. Sono tante morti inutili!”, ha commentato Trump sui social. “Anche l’Ucraina, tuttavia, ha sofferto molto. Ha perso circa 8.000 soldati dal 1° gennaio 2025, e questo numero non include i dispersi. L’Ucraina ha perso anche civili, ma in numero minore, a causa dei razzi russi che si sono schiantati su Kiev e altre località ucraine”, ha aggiunto. “Questa è una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere: questa è la guerra di Biden, non di ‘Trump’. Sono qui solo per vedere se posso fermarla!”.
Domani intanto l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, oggi in Israele, si recherà a Mosca per mediare con il Cremlino. “La Russia è pronta a cercare compromessi per arrivare a una pace duratura con l’Ucraina”, ha detto invece oggi Putin, citato dall’agenzia di stampa ufficiale russa Tass. Serve, ha aggiunto, di una pace “fondata su solide basi che soddisfino sia Mosca sia Kiev e garantiscano la sicurezza di entrambi i Paesi”. Intanto, ha assicurato il leader del Cremlino, le truppe russe “stanno avanzando lungo l’intera linea di contatto: nella zona di confine, nella Repubblica di Donetsk, a Lugansk, a Zaporizhzhia e a Kherson. Ovunque, in tutte le aree, da qualche parte di più, da qualche parte di meno”.