Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:56
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Unicef denuncia i pericoli che corrono i bambini migranti

Immagine di copertina

I minori che arrivano in Europa, spesso da soli, affrontano violenze, stupri, lavoro minorile e procedure di richiesta d'asilo e riunificazione familiare troppo lente

I bambini migranti che affrontano il pericoloso viaggio verso l’Europa per fuggire da guerra e povertà rischiano di essere picchiati, violentati e costretti al lavoro minorile, oltre che di affogare nel Mediterraneo. È quanto rileva l’Unicef nel suo ultimo rapporto Danger Every Step of the Way, diffuso martedì 14 giugno 2016.

S&D

Una percentuale crescente di migranti e rifugiati è rappresentata da minori, in particolare coloro che tentano di raggiungere le coste italiane via mare dalla Libia.

Delle circa 206.200 persone arrivate in Europa via mare dall’inizio dell’anno fino al 4 giugno, un terzo sono bambini, secondo le statistiche dell’agenzia per i rifugiati dell’Onu (Unhcr).

“Ogni passo del viaggio è pieno di insidie, specialmente per quei bambini (uno ogni quattro) che viaggiano non accompagnati dai genitori o tutori”, riferisce l’Unicef.

Questa proporzione è ancora maggiore per quanto riguarda le imbarcazioni provenienti dalla Libia, sulle quali nove bambini su dieci sono minori non accompagnati.

Secondo l’Unicef quasi 235mila migranti e rifugiati si trovano in Libia e 956mila nel Sahel, molti dei quali diretti in Europa.

L’agenzia dell’Onu rileva che “ci sono forti indizi che i trafficanti di esseri umani prendono di mira specialmente i soggetti più vulnerabili come donne e bambini”.

“Gli operatori italiani riferiscono che sia ragazzi che ragazze subiscono violenze sessuali e sono costretti a prostituirsi mentre sono in Libia. Alcune ragazze che sono approdate in Italia sono rimaste incinte dopo essere state violentate”.

Secondo l’Unhcr il flusso attraverso Turchia e Grecia è molto diminuito ma gestire la situazioni di coloro che sono rimasti bloccati lungo la strada rimane una sfida difficile.

L’Unicef avverte che molti bambini sono scivolati attraverso le maglie di un sistema di richiesta di asilo sovraccarico e chiede che ai casi di questi minori sia data la massima priorità.

“Spesso i minori finiscono dietro le sbarre, in strutture di detenzione o sotto la custodia della polizia, per via della carenza di posti letto nei centri di protezione dei bambini e l’incapacità di trovare soluzioni alternative”.

Il direttore del dipartimento per i diritti umani dell’Onu Zeid Ra’ad al-Hussein ha denunciato una crescita preoccupante della tendenza da parte delle autorità italiane e greche di mettere sotto custodia i migranti e le ha invitate a trovare alternative alla detenzione di minori in attesa che siano espletate le procedure per le loro richieste di asilo.

Le autorità di alcuni paesi impiegano sino a due anni per valutare le richieste di asilo dei minori e le procedure per la riunificazione familiare possono essere altrettanto lente.

Una volta in Europa, i migranti e i rifugiati sono spesso alloggiati in palestre, ex caserme militari o ricoveri temporanei, a volte senza alcun accesso all’istruzione e al sostegno psicologico.

Alcuni sono stati vittima di attacchi xenofobi, discorsi di incitamento all’odio e stigmatizzazione. L’Unicef riporta 45 casi di incendi dolosi appiccati a ricoveri per rifugiati in Germania durante la prima metà dell’anno.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti dal 7 ottobre. Ue chiede ai Paesi donatori di ripristinare i fondi all'Unrwa. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Qatar: "Non c'è motivo di chiudere gli uffici di Hamas a Doha"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti dal 7 ottobre. Ue chiede ai Paesi donatori di ripristinare i fondi all'Unrwa. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Qatar: "Non c'è motivo di chiudere gli uffici di Hamas a Doha"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi