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Home » Esteri

Le forze dell’ordine egiziane hanno ucciso un membro di spicco dei Fratelli Musulmani

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Secondo le autorità egiziane, Mohamed Kamal era a capo del braccio armato dell'organizzazione islamista che il Cairo reprime duramente dal colpo di stato del 2013

Il ministero dell’Interno egiziano ha reso noto martedì 4 ottobre 2016 di aver ucciso un leader di primo piano dei Fratelli Musulmani e un altro membro di rilievo del gruppo islamista in un conflitto a fuoco avvenuto lunedì.

Mohamed Kamal, 61 anni, secondo le autorità egiziane a capo del braccio armato della fratellanza, e Yasser Shehata, un altro affiliato di spicco dell’organizzazione, sono stati intercettati in un appartamento nel distretto di Bassateen al Cairo usato come quartier generale.

I Fratelli Musulmani avevano reso noto nel pomeriggio di ieri sui loro account social che Kamal era scomparso, senza fornire ulteriori dettagli.

Shehata era stato condannato in absentia a dieci anni di reclusione per aver “assalito un cittadino e averlo tenuto in ostaggio nella sede del partito Libertà e giustizia”, il braccio politico dell’organizzazione islamista.

Kamal era invece stato condannato a due ergastoli, sempre in absentia. L’uomo era uno degli affiliati più prominenti dei Fratelli Musulmani e membro del Guidance Bureau, un comitato guida. 

Inoltre, è stato a capo del comitato amministrativo, noto anche come il comitato della gioventù, fino a maggio del 2016 quando si era dimesso per via di divergenze all’interno dell’organizzazione.

I Fratelli Musulmani, il primo movimento islamista della regione e a lungo la principale formazione d’opposizione politica in Egitto, sostiene di essere devoto all’attivismo pacifico nella sua lotta a quello che chiama il colpo di stato militare del 2013.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, membro dell’apparato militare, aveva deposto il presidente Mohamed Morsi, leader della fratellanza, nel 2013. In seguito ha avviato il più aspro giro di vite sugli islamisti della storia dell’Egitto moderno.

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