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Home » Esteri

La Turchia bombarda i curdi in Siria e Iraq: “È arrivata l’ora della resa dei conti”

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“È arrivata l’ora della resa dei conti”: con questo messaggio, il ministro della difesa turco Hulusi Akar ha annunciato l’inizio di una serie di raid aerei lanciati da Ankara contro obiettivi curdi in Iraq e Siria. Nel mirino anche Kobane, la città che riuscì a resistere all’assedio delle forze dell’Isis e che fu riconquistata dai curdi nel gennaio 2015. Stando alle fonti turche, l’artiglieria sta cercando di distruggere le “basi militari” del Partito dei Lavoratori del Kurdistan e delle Unità di Protezione del Popolo, che Ankara ha etichettato come “terroristi” che progettano attacchi contro il Paese.

S&D

Dalla Siria invece denunciano che ad essere stati colpiti siano in realtà due villaggi, dove c’erano diversi civili. Sarebbero stati distrutti un ospedale, una centrale elettrica e un deposito di cereali. L’escalation arriva a una settimana dall’esplosione nelle vie del centro di Istanbul: le autorità turche hanno stabilito che l’attentatrice – che causò la morte di sei persone – ha agito su ordini dati da Koban. Nel comunicato del ministero turco si legge: “L’operazione viene condotta in conformità con i diritti alla legittima difesa contenuti nell’articolo 51 della Carta delle Nazioni unite e ha il fine di eliminare gli attacchi terroristi del nord dell’Iraq e della Siria, di garantire la sicurezza delle frontiere e di eliminare il terrorismo alla radice”. Stando ai dati diffusi dall’Osservatorio siriano per i diritti umani ci sarebbero quindici vittime, di cui nove membri delle Forze democratiche siriane e sei militari siriani. Ma secondo altre fonti il bilancio potrebbe essere più pesante: almeno quarantacinque morti, tra forze siriane e miliziani curdi.

Farhad Shami, portavoce delle Forze democratiche siriane, denuncia su Twitter la morte di un giornalista durante l’attacco: “L’occupazione turca sta prendendo di mira i giornalisti, cercando di coprire i suoi crimini”. In risposta, dalla Siria sono stati lanciati alcuni razzi che hanno ferito tre uomini delle forze di sicurezza turche.

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