Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Continuano le proteste contro Trump, la premier scozzese va al Gay Pride

Immagine di copertina
Le proteste contro Trump

Il presidente americano ha incontrato la premier britannica May, ma al momento si trova in Scozia per una visita privata in attesa del vertice con il presidente Putin programmato per il 16 luglio

Il presidente degli Stati Uniti è in visita ufficiale nel Regno Unito e nel suo terzo giorno nel paese si è recato ad Edimburgo.

La visita di Donald Trump è stata accolta da numerose proteste, le prime nella città di Londra dove i manifestanti hanno fatto volare nei cieli della capitale britannica un gonfiabile di 6 metri che raffigura un “bambino arrabbiato con un ego fragile e piccole mani”.

Il presidente si trova in Scozia con la moglie Melania in una visita privata nel resort di Turnberry in attesa dell’incontro con Putin, che si terrà il 16 in Finlandia.

L’hotel appartiene alla famiglia Trump: il presidente lo ha acquistato nel 2014.

I manifestanti hanno protestato contro Trump mentre il presidente era intento a giocare a golf nel resort in cui alloggia, circondato da un cordone di sicurezza.

La visita del presidente in Scozia infatti è stata accompagnata da un’importante operazione di sicurezza.

I cecchini della polizia sono posizionati su impalcature temporanee che si affacciano sul campo da golf, mentre un alto numero di ufficiali pattugliano i terreni e l’area circostante.

Sul resort, inoltre, è stata imposta una “no fly zone” per proteggere il presidente.

A Edimburgo, i manifestanti stanno manifestando nei pressi del parlamento scozzese, dando vita ad un “carnevale di resistenza”.

Ad accogliere il presidente in aeroporto, inoltre, ci sono stati alcuni rappresentanti del governo britannico, ma non la premier scozzese.

Nicole Sturgeon, infatti, ha preferito prendere parte al Gay pride che si tiene a Galsgow. La premier scozzese e il presidente americano non sono in buoni rapporti e in più occasioni i due si sono scontrati in merito a tematiche importanti come i diritti della comunità gay e dell’immigrazione.

La Sturgeon, in occasione del Pride, ha detto di essere “orgogliosa che la Scozia sia considerata uno dei Paesi più progressisti in Europa in materia di parità Lgbt”.

“Orgogliosa di guidare questa imponente marcia sul Pride a Glasgow oggi, celebrando e riaffermando i valori di tolleranza, diversità, uguaglianza, amore e rispetto. #chooselove #pride”, ha scritto la premier.

Inoltre, l’amministrazione scozzese ha chiesto al governo centrale di essere rimborsata per le spese di sicurezza per la visita privata del presidente.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”