Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:15
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

È cominciata la tregua in Yemen

Immagine di copertina

La capitale Sanaa e il porto di Aden sono rimaste tranquille, ma ci sono stati scontri a Taiz. I colloqui di pace inizieranno il 18 aprile in Kuwait

È cominciata in Yemen la tregua sponsorizzata dalle Nazioni Unite per cercare di arginare una guerra civile – spesso indicata come guerra
per procura tra l’Arabia Saudita e l’Iran – che ha causato una gravissima crisi
umanitaria.

Il cessate il fuoco è entrato in vigore alle ore 21:00 di
domenica e, secondo i residenti locali, la capitale Sanaa ha passato una
nottata tranquilla. Sono stati registrati invece scontri nella città di Taiz, nel
sudovest del paese.

Il governo, sostenuto da una coalizione guidata dall’Arabia Saudita,
e i ribelli sciiti Houthi si sono rimpallati la colpa di aver innescato le
violenze nella città, spesso teatro di gravi scontri.

Le forze governative hanno riferito che gli Houthi hanno
usato artiglieria pesante mentre questi ultimi hanno accusato la coalizione di
aver lanciato raid aerei a tregua appena cominciata.

La città portuale di Aden, nel sud dello Yemen, in mano alle
forze governative da luglio 2015 è rimasta tranquilla.

Il ministro degli Esteri del governo yemenita Abdel Malek al-Mekhlafi ha riferito all’emittente al-Arabiya che “la tregua è nei momenti iniziali e potrebbero verificarsi delle violazioni, ma speriamo che nelle prossime ore il cessate il fuoco venga rispettato”.

La tregua prepara il terreno ai colloqui di pace che
cominceranno il 18 aprile in Kuwait, sotto gli auspici delle Nazioni Uniti. 
L’inviato speciale dell’Onu per lo Yemen Ismail Ould Cheikh
Ahmed ha dichiarato che un comitato di rappresentanti militari appartenenti a
entrambe le fazioni lavorerà al mantenimento della tregua.

I termini dell’accordo prevedono anche accesso illimitato
per gli aiuti umanitari in tutto il paese. Il conflitto ha causato oltre
seimila vittime e costretto milioni di yemeniti ad abbandonare le proprie case.
La situazione umanitaria è aggravata dal rischio reale di carestia, mentre le
strutture e i servizi essenziali sono sull’orlo del collasso.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”