Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“Il sud Europa non può sprecare tutto in alcol e donne e poi chiedere aiuto”

Immagine di copertina

Le parole del presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem hanno dato vita a una polemica con i socialisti europei

Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem è finito al centro di una polemica dopo aver pronunciato alcune frasi ritenute discriminatorie nei confronti dei paesi del sud Europa. 

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

“Durante la crisi dell’euro i paesi del nord hanno dimostrato solidarietà con i paesi più colpiti. Come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi. Non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”, ha detto il politico olandese.

Le parole, riportate dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) in un’intervista, hanno provocato la reazione dei socialisti europei. “Mi chiedo davvero se una persona con queste convinzioni possa ancora essere considerato adatto a fare il presidente dell’Eurogruppo”, ha detto il presidente del gruppo dei socialisti e democratici, Gianni Pittella.

“Non è la prima volta che Dijsselbloem esprime opinioni economiche e politiche che contraddicono la linea della famiglia progressista europea”, ha dichiarato Pittella. “Ora con queste parole scioccanti e vergognose alla Faz, è andato molto oltre usando argomentazioni discriminatorie contro i paesi dell’Europa del sud. Non ci sono scuse o ragioni per usare un tale linguaggio specialmente da uno che è dovrebbe essere progressista”.

Il gruppo europeo del Movimento Cinque Stelle ha chiesto le immediate dimissioni di Dijsselbloem. Anche l’ex presidente del consiglio italiano Matteo Renzi ha chiesto le dimissioni del politico olandese con un post su Facebook.

“Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha perso una ottima occasione per tacere”, ha scritto Renzi. “In una intervista a un quotidiano tedesco si è lasciato andare a battute stupide – non trovo termine migliore – contro i Paesi del sud Europa a cominciare dall’Italia e dalla Spagna. Penso che gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee. Se vuole offendere l’Italia lo faccia al Bar Sport sotto casa sua, non nel suo ruolo istituzionale”.

Jeroen Dijsselbloem è ministro dell’Economia del governo olandese di Mark Rutte dal 2012 e presidente dell’Eurogruppo dal 2013. È membro del partito laburista dei Paesi Bassi, che non è riuscito a conquistare buoni risultati alle elezioni di marzo 2017. Dijsselbloem sostiene le misure di austerità gradite alla Germania.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata

Ti potrebbe interessare
Esteri / Il New York Times rivela le mail di Epstein: "Trump ha trascorso ore a casa mia con una delle ragazze"
Esteri / Visti negati a obesi e diabetici: le nuove regole
per i migranti dell'amministrazione Trump
Esteri / Miss Israele e l'occhiataccia lanciata a Miss Palestina: esplode la polemica
Ti potrebbe interessare
Esteri / Il New York Times rivela le mail di Epstein: "Trump ha trascorso ore a casa mia con una delle ragazze"
Esteri / Visti negati a obesi e diabetici: le nuove regole
per i migranti dell'amministrazione Trump
Esteri / Miss Israele e l'occhiataccia lanciata a Miss Palestina: esplode la polemica
Esteri / Generazione Mamdani: il fronte dei sindaci progressisti che sfida i nuovi nazionalismi. Da Trump a Orban
Esteri / Lezioni per i giovani dalla rivolta della Generazione Z in Nepal
Esteri / La rivolta mondiale della Generazione Z: quando i giovani riscoprono la politica in piazza
Esteri / Dai patron delle Big Tech ai leader delle grandi potenze: i super-ricchi vogliono vivere per sempre
Esteri / America su, Europa giù: dove si è fermato l’ascensore sociale per i giovani in Occidente
Esteri / La disaffezione per la politica non è invincibile: la lezione per la sinistra che arriva da New York (di R. Parodi)
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale