Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:07
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Stare su Facebook può renderti triste

Immagine di copertina

Un esperimento dell'università di Copenhagen ha evidenziato che l'utilizzo del social network può avere effetti negativi sull'emotività e sulla soddisfazione personale

Molte persone usano Facebook quotidianamente. Aprire l’applicazione sul telefono, guardare le notifiche e scorrere la timeline sono diventati per molti gesti automatici che vengono compiuti senza neanche pensarci. Eppure l’utilizzo eccessivo dei social network può produrre effetti negativi sul benessere emotivo e sulla soddisfazione personale di un individuo.

A sostenerlo è uno studio dell’università di Copenhagen, pubblicato dalla rivista Cyberpsychology, Behaviour and Social Networking. La ricerca si basa su un esperimento di una settimana condotto in Danimarca alla fine del 2015 a cui hanno partecipato 1.095 persone, che ha messo a confronto il comportamento di un primo gruppo di partecipanti, che si era preso una pausa da Facebook, e quello di un secondo gruppo, che aveva continuato a utilizzarlo.

Gli scienziati hanno notato un peggioramento dell’umore di coloro che trascorrevano troppo tempo a guardare le foto e i contenuti postati dagli altri, un effetto prodotto secondo la loro opinione da “comparazioni sociali non realistiche”.

Questo tipo di conseguenza vale ancora di più per chi utilizza troppo spesso Facebook, per chi lo usa “passivamente”- cioè senza pubblicare contenuti, solo per osservare ciò che viene postato dagli altri – e per coloro che tendono a provare invidia per altre persone.

Per questa ragione gli autori dello studio consigliano agli utenti di Facebook di prendersi una pausa e “staccare” dai social media per una settimana. Dopo questo periodo infatti la soddisfazione personale aumenta e l’utente prova emozioni di tipo positivo piuttosto che negativo.

L’uso del social network, sottolineano gli autori dello studio, sembra diventare invece un’esperienza positiva se l’utente intraprende conversazioni e si mette in contatto con le altre persone, facendo quindi un uso più “attivo”.

Alcuni studi precedenti hanno trovato correlazioni tra l’uso di Facebook e effetti negativi sulla salute come l’emergere di sintomi depressivi. Le spiegazioni fornite da questi studi sottolineano che la causa non è solo l’eventuale invidia verso gli utenti la cui vita viene ritenuta migliore della propria, ma anche il fatto che il tempo passato su Facebook viene percepito come un’attività “priva di significato”.

**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gb, Jeremy Corbyn espulso dai Laburisti: si candida come indipendente
Esteri / Gaza: la Corte de L'Aja ordina a Israele di fermare l’offensiva a Rafah. Cosa può succedere ora
Esteri / Attentato a Mosca: per la prima volta la Russia riconosce la responsabilità dell’Isis
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gb, Jeremy Corbyn espulso dai Laburisti: si candida come indipendente
Esteri / Gaza: la Corte de L'Aja ordina a Israele di fermare l’offensiva a Rafah. Cosa può succedere ora
Esteri / Attentato a Mosca: per la prima volta la Russia riconosce la responsabilità dell’Isis
Esteri / Può quest’uomo salvare l’Europa?
Esteri / “Solo il Mediterraneo può salvare questa Europa”
Esteri / Benvenuti a Bruxelles, capitale delle lobby: così le multinazionali condizionano le politiche Ue
Esteri / Fattore I: il peso dell’inflazione sulle elezioni europee
Esteri / Continente Vecchio: i numeri della crisi demografica in Europa
Esteri / Raphael Glucksmann a TPI: "Vi spiego come difenderci dalle interferenze di Cina, Russia, Turchia e altri Paesi alle elezioni"
Esteri / L'Aja ordina a Israele di fermare l’offensiva a Rafah. Netanyahu riunisce mezzo governo. Per Hamas è "insufficiente"