Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La storia dell’amore negato tra il premio Nobel cinese Liu Xiaobo e sua moglie

Immagine di copertina

I due coniugi hanno potuto vivere pochi momenti da persone libere, eppure da quella donna l'intellettuale cinese ha tratto forza e ispirazione per portare avanti le sue battaglie

Il 13 luglio 2017 è morto Liu Xiaobo, il dissidente cinese di 61 anni insignito del premio Nobel per la pace nel 2010.

S&D

L’intellettuale, famoso per le sue battaglie a favore dei diritti civili e umani senza mai ricorrere alla violenza, è morto a causa di un cancro al fegato. Dal 2009 Liu si trovava in carcere per scontare una condanna a 11 anni per “atti sovversivi”.

Liu Xiaobo era stato tra i promotori di Charta ’08. In quel manifesto politico, centinaia di accademici e attivisti cinesi chiedevano a Pechino maggiore democrazia, la fine del monopolio di potere del Partito comunista e un sistema giudiziario indipendente.

Di fronte alle sue condizioni di salute, a fine giugno, il regime cinese, che lo aveva imprigionato più volte, gli aveva concesso la scarcerazione.

Il dissidente cinese sapeva che non gli restavano molti giorni da vivere e per questo aveva chiesto di essere trasferito all’estero insieme alla moglie Liu Xia.

Con la scusa di poter ricevere nuove e più efficaci cure, Liu Xiaobo sperava di poter portare al sicuro sua moglie, allontanandola da un paese che secondo l’intellettuale non ne avrebbe garantito l’incolumità.

I due coniugi hanno potuto vivere pochi momenti da persone libere, eppure da quella donna l’ex premio Nobel ha tratto forza e ispirazione per portare avanti le sue battaglie e la sua opera letteraria.

A loro era vietato scambiarsi lettere o vedersi: Liu Xia viveva sotto una stretta sorveglianza.

Dopo la decisione di premiare Liu Xiaobo con il Nobel, la moglie dell’attivista cinese era stata messa agli arresti nella sua casa alla periferia di Pechino, sebbene nei confronti della donna non fossero mai state mosse accuse formali. 

Martedì 10 luglio, Liu Xia, la vedova del premio Nobel per la Pace 2010, Liu Xiaobo, ha lasciato la Cina per “cure mediche” e “di sua volontà”.

Artista, poetessa e difensora dei diritti umani, Liu Xia è stata posta agli arresti domiciliari illegali e sotto pesante sorveglianza, oltre a esser maltrattata dalle autorità cinesi, dal momento in cui a suo marito Liu Xiaobo è stato assegnato il premio Nobel per la pace nel 2010.

Diverse sono le poesie d’amore che l’intellettuale ha scritto alla moglie durante il periodo di prigionia. Eccone una scritta nel 2000 che può essere annoverata tra le più belle:

“Una lettera mi basta”

Per Xia

una lettera mi basta

per andare oltre e

trovarmi a parlare con te

proprio come il vento che attraversa

la notte

e usa il suo sangue

per scrivere un verso segreto

che mi ricorda che ogni parola

è l’ultima

il ghiaccio che hai nel corpo

si scioglie in una leggenda di fuoco

negli occhi del carnefice

l’ira diventa pietra

due file di sbarre di ferro

inaspettatamente si sovrappongono

falene sbattono forte le ali verso

la luce della lampada, segno incessante

che disegna la tua ombra

8. 1. 2000

Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini
Esteri / Influenza aviaria, la preoccupazione dell’Oms per la trasmissione tra umani
Esteri / Media: “Hamas valuta l’ipotesi di lasciare il Qatar”. Bombardata in Iraq una base filo-iraniana
Esteri / Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran: colpita una base militare a Isfahan. Media: “Teheran non pianifica una ritorsione immediata”. Blinken: "Usa non coinvolti"
Esteri / Germania, arrestate due spie russe che preparavano sabotaggi