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“La Russia ‘congela’ ora la guerra per lanciare un’offensiva in primavera”: l’allarme della Nato

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“Le guerre sono sempre difficili da prevedere. Eravamo preparati all’invasione russa in Ucraina. Ora quello che vediamo è che la Russia sta cercando di congelare la guerra per permettere alle proprie truppe di recuperare e lanciare poi una nuova e grande offensiva la prossima primavera”: è l’ipotesi avanzata dal Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che parlando all’evento Global Boardroom del Financial Times ha immaginato nuovi scenari del conflitto in Ucraina. Il numero uno dell’Alleanza atlantica ha anche affermato che i Paesi membri stanno continuando a contribuire a una fornitura “senza precedenti” di armi a Kiev, nonostante le preoccupazioni che il conflitto stia prosciugando le scorte occidentali.

“Importante quanto l’aggiunta di nuovi sistemi, è garantire che i sistemi o le armi che abbiamo già consegnato siano effettivamente operativi o funzionino in modo efficace”, ha spiegato. “Il che significa che hanno bisogno di una grande quantità di munizioni, pezzi di ricambio e anche manutenzione”. Attualmente i combattimenti più accesi sono intorno alla città orientale di Bakhmut, che le forze russe hanno tentato di catturare per mesi. Gli Stati Uniti prevedono che gli scontri sul campo continueranno a “ritmo ridotto” nei prossimi mesi mentre entrambe le parti cercheranno di ricostituire i propri eserciti. Stoltenberg ha affermato inoltre di non avere “più informazioni” su presunti attacchi da parte di droni ucraini su basi aeree all’interno del territorio russo, dopo che Washington ha insistito sul fatto di non aver “né incoraggiato né consentito” tali attacchi da parte di Kiev.

Ma il capo della Nato ha insistito sul fatto che la questione fondamentale rimane che l’Ucraina sta combattendo per proteggersi mentre Mosca bombarda le infrastrutture civili nel tentativo di lasciare i civili senza elettricità né riscaldamento durante l’inverno. Al momento secondo la Nato non ci sono le condizioni per una risoluzione pacifica del conflitto “perché la Russia non ha mostrato alcuna voglia di impegnarsi in negoziati che rispettino la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.

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