Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Spagna, nuova legge sui diritti Lgbt: via libera al cambio di sesso anagrafico a partire dai 14 anni

Immagine di copertina

A partire dai 14 anni in Spagna le persone transgender potranno cambiare sesso all’anagrafe senza autorizzazione giudiziaria o referti medici, secondo il principio della “libera autodeterminazione”: è stata infatti approvata dal Congresso dei deputati una legge, che ha preso il nome di “ley trans”, che segna una forte accelerata sui diritti delle minoranze sessuali del Paese.

Per l’entrata in vigore della norma, sostenuta da 188 voti favorevoli su 350, adesso manca solo il via libera del Senato. Tra le altre cose, la legge rende esplicita la depatologizzazione degli individui che percepiscono il proprio genere in modo diverso al sesso.

Proibisce inoltre le cosiddette “terapie di conversione“ e le “operazioni chirurgiche non imprescindibili per persone intersessuali fino ai 12 anni d’età”. Tra i 12 e i 14 anni, ogni richiesta deve avere il via libera di un giudice. Il cambio di sesso è, inoltre, del tutto gratuito dai 16 anni.

Al di sotto dei 12, i bambini transgender possono chiedere di cambiare nome ed essere trattati secondo la propria identità nelle scuole, ma non possono cambiare sesso legalmente. Per quanto riguarda le unioni omosessuali, viene riconosciuta la “stepchild adoption” alle coppie di donne anche se non unite in matrimonio.

“I diritti trans sono diritti umani – ha dichiarato la ministra delle Pari Opportunità Irene Montero – e oggi questo Congresso apre le porte a vite più libere”. La legge è considerata una delle iniziative più controverse per l’attuale coalizione di centro-sinistra al governo, formata dal Partito Socialista e Unidas Podemos.

È stata duramente contestata dalle opposizioni prima di arrivare all’approvazione del primo ramo del Parlamento. Alcune attiviste femministe, tra le quali la deputata ed ex vicepremier Carmen Calvo, considerano l’autodeterminazione di genere una possibile minaccia al concetto di sesso biologico.

Isabel Pozueta, di Eh Bildu – una coalizione di partiti dei Paesi Baschi – ha sottolineato come non sia previsto nulla “sulle persone non binarie, sui minori di età inferiore ai 12 anni o sugli immigrati che arrivano perché in fuga dalla discriminazione nei loro Paesi d’origine”. “Oggi vincono la ragione e la giustizia sull’odio e sulla transfobia”, ha commentato, dopo l’approvazione della legge, la storica attivista trans e politica socialista Carla Antonelli.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”