Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Si sono arresi i ribelli che avevano occupato la stazione di polizia in Armenia

Immagine di copertina

Durante la crisi degli ostaggi, durata due settimane, hanno perso la vita due agenti di polizia

Si è risolta nel pomeriggio di domenica 31 luglio la crisi degli ostaggi, iniziata due settimane fa, quando un gruppo armato aveva fatto irruzione in un commissariato di polizia a Ierevan, la capitale dell’Armenia.

Circa venti ribelli si sono arresi. Ma durante le trattative, dopo che il negoziatore aveva intimato di deporre le armi, un colpo d’arma da fuoco partito dal commissariato ha ucciso un poliziotto che si trovava nel parcheggio antistante.

I ribelli avevano occupato l’edificio per chiedere il rilascio del leader dell’opposizione Jirayr Sefilyan e le dimissioni del presidente Serzh Sarkysan.

Tutti gli ostaggi erano stati in precedenza liberati dai ribelli ma, nei giorni precedenti alla resa, un altro agente di polizia era stato ucciso.

I sostenitori del leader dell’opposizione Sefilyan avevano dichiarato in precedenza la loro intenzione di “cambiare lo stato delle cose in Armenia”, incitando una vera e propria “ribellione armata”.

Lo scorso ottobre Jirayr Serfilyan e il suo movimento di opposizione, New Armenia, avevano annunciato di voler promuovere e incentivare un processo “di disobbedienza civile e un cambiamento ai vertici del potere”. 

“Promuovere un passaggio di potere solo attraverso delle elezioni è impossibile: questo può essere raggiunto solo con una ribellione armata del popolo”, ha ribadito Sefilyan nel corso di una manifestazione pubblica, prima del suo arresto. 

Appello accolto da numerosi cittadini che durante l’ultima settimana sono scesi in strada nella capitale, causando anche scontri con le forze di sicurezza, che hanno arrestato 136 manifestanti. Almeno 56 feriti, tra i quali 28 agenti.

Il leader dell’opposizione Jirayr Sefilyan è un ex comandante dell’esercito e in passato era stato molto critico nei confronti del governo, colpevole secondo lui di aver gestito in malo modo la crisi con i separatisti della regione del Nagorno-Karabakh, regione autoproclamatasi indipendente che continua a essere un terreno di scontro tra Armenia e Azerbaigian.

Il Nagorno-Karabakh, anche noto come “lo stato che non c’è”, è una regione non riconosciuta dalla comunità internazionale. Conta circa 150mila abitanti. La popolazione appartiene perlopiù all’etnia armena.

La regione è stata teatro di ripetuti scontri tra Armenia e Azerbaijan. L’ultimo, lo scorso aprile, in cui sono morti decine di soldati.

LEGGI ANCHE: LA CITTÀ SPETTRALE DEL NAGORNO-KARABAKH. Reportage dalla Repubblica autoproclamatasi indipendente che continua a essere un terreno di scontro tra Armenia e Azerbaigian

Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Ti potrebbe interessare
Esteri / L’allarme del Wfp: quest’inverno 17 milioni di persone a rischio fame in Afghanistan
Esteri / Israele bombarda ancora il Libano: almeno un morto e diversi feriti. L’Idf: “Colpiti due agenti di Hezbollah”
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti