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Home » Esteri

Le parole commoventi di Ryan, 13 anni, per suo padre morto nell’incidente aereo in Iran

Immagine di copertina

Ryan Pourjam ha perso il papà lo scorso 8 gennaio, nell’incidente a Teheran in Iran, quando un aereo ucraino è stato colpito da due missili iraniani

Ryan Pourjam, 13 anni, ricorda il papà morto nell’incidente aereo in Iran

“Se potessi descrivere mio padre con una parola sarebbe ‘forte'”.

S&D

Un discorso toccante e delicato, maturo, più dei suoi 13 anni: Ryan Pourjam ha perso il papà lo scorso 8 gennaio, nell’incidente a Teheran in Iran. Quando un aereo ucraino è stato colpito da due missili iraniani.

Ryan ha parlato all’università Carleton a Ottawa (Canada).

“Non riesco a ricordare un singolo momento della mia vita in cui Mansour, mio padre, avesse negatività nella sua voce o nei suoi comportamenti. Mi diceva di essere positivo, sia durante i periodi brutti che in quelli belli. Sia quando rimanevamo bloccati nel traffico, o quando non riuscivo a prendere il caffè che volevo. Non voglio parlare delle cose negative perché so che se mio padre fosse vivo e se qualcun altro fosse morto nell’incidente e che fosse proprio qui a parlare adesso non parlerebbe di cose negative. Non lo farò”, prosegue il ragazzo con voce sicura.

“Ha vissuto tragedia dopo tragedia, muro dopo muro, strade sbagliate dopo strade sbagliate ed è rimasto forte. Era fantastico, ci volevamo tanto bene”. Un ricordo lucido e affettuoso.

“Sono qui, in piedi una settimana dopo questa terribile tragedia, e ancora non ci posso credere, mi sembra ancora di sognare. Ma so che se stessi sognando, e che se mio padre mi svegliasse, mi direbbe che andrà tutto bene. E così sarà”.

I Paesi di origine delle vittime dell’aereo ucraino abbattuto a Teheran chiedono che l’Iran risarcisca le famiglie delle persone uccise nello schianto. A bordo del volo 752 della Ukraine International Airlines viaggiavano 176 persone, secondo quanto ammesso da Teheran, l’aereo sarebbe stato scambiato per un “velivolo nemico” dalle forze armate iraniane.

La richiesta è emersa dopo una riunione a Londra dei rappresentanti di Canada, Ucraina, Svezia, Afghanistan e Gran Bretagna. Nell’occasione, il Canada ha anche chiesto l’apertura di un’indagine “internazionale e trasparente” sull’abbattimento dell’aereo.

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