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Home » Esteri

Elezioni in Russia: vince il partito di Putin, ma c’è timore i possibili brogli

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Elezioni Russia, risultati: vince il partito di Putin

Il partito di Vladimir Putin ha vinto ancora una volta le elezioni legislative in Russia, facendo registrare tuttavia un netto calo dei consensi rispetto ai risultati del 2016, quando il suo partito Russia unita ottenne il 54,2% dei consensi. Quando è stato scrutinato oltre il 60% delle schede, la lista del presidente ha il 47% dei consensi ed è vicina alla maggioranza costituzionale nella Duma, la camera bassa del parlamento. In tutto il Paese però si sono moltiplicate le denunce di brogli, con tanto di video online in cui si vedono tutti i trucchi usati per aumentare i voti di Russia unita. Per le autorità locali si tratta di fake.

S&D

Per una maggioranza costituzionale, il partito del Cremlino deve vincere più di 300 dei 450 seggi della Duma. La seconda forza, secondo i dati preliminari della CEC, la Commissione elettorale centrale della Russia, è il Partito Comunista con il 20,89% dei consensi, rispetto al 13,34% delle elezioni del 2016. Anche il Partito liberaldemocratico (7,9%), i socialdemocratici di Russia Giusta (7,54%) e la nuova formazione Nuovo Popolo (5,77%), il partito di recente formazione che ha raccolto i voti dei sostenitori di Alexei Navalny, hanno superato la soglia del 5% necessaria per entrare nella camera.

Le urne erano state aperte per tre giorni, dal 17 al 19 settembre, con la possibilità di votare anche online. Putin non si è recato al quartier generale della campagna a Mosca perché è in autoisolamento dopo che decine di persone del suo entourage sono risultate contagiate dal Covid. A lanciare le accuse di possibili brogli nelle operazioni di voto è stata in particolare l’opposizione che ruota attorno a Navalny. Ieri, nell’ultimo giorno di voto, i sostenitori del dissidente russo hanno accusato Google di aver bloccato i link di accesso ai Google Doc utilizzati dal movimento dell’attivista per diffondere la lista di candidati anti-Cremlino.

Durante la campagna elettorale i sostenitori di Navalny, attualmente detenuto, avevano invitato i cittadini i russi a votare in maniera strategica, scegliendo i candidati che avevano maggiori probabilità di sconfiggere Russia Unita in ciascuna circoscrizione. Sia Apple che Google hanno rimosso dai propri store l’applicazione usata dagli attivisti per dare le indicazioni di voto, duramente condannata dalle autorità russe e dalla stessa Russia Unita.

Leggi anche: Russia: Duma approva legge che consente a Putin di rimanere alla presidenza fino al 2036

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