Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La risposta di un padre musulmano alla figlia che non voleva più indossare il velo

Immagine di copertina

Dopo un messaggio di insulti razzisti in una chat, un'adolescente della Pennsylvania ha risposto coinvolgendo il padre, residente in Arabia Saudita

Un’adolescente residente in Pennsylvania ma di origine araba ha dato un segnale forte rispetto agli stereotipi sull’Islam attraverso un semplice sms.

Lamyaa, 17 anni, aveva espresso la sua opinione negativa su Donald Trump in una chat telefonica di gruppo, accusando il presidente degli Stati Uniti di mettere in atto politiche antislamiche.

— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

A quel punto, un altro ragazzo a lei sconosciuto facente parte della chat collettiva l’ha insultata con violenza, scrivendo: “Smettila di difendere l’Islam, str**za, stai zitta. Non potresti nemmeno toglierti la sciarpa che porti o tuo padre ti farebbe il c**o”, riferendosi chiaramente all’hijab indossato da alcune donne musulmane tra cui la stessa Lamyaa.

Dopo aver letto il messaggio, Lamyaa ha però deciso di rispondere con i fatti, e ha mandato un sms a suo padre, che vive in Arabia Saudita.

“Papà, volevo dirti una cosa”, ha scritto Lamyaa. “Stavo pensando che voglio togliermi l’hijab”. A quel punto, la risposta del padre ha probabilmente sorpreso chi immaginasse una reazione violenta: “Tesoro, non è una decisione che spetta a me. Non spetta a nessun uomo. Se è quello che senti di voler fare, fallo pure. Io ti appoggio in ogni caso. Va tutto bene? È successo qualcosa?”.

A quel punto Lamyaa, che in realtà non aveva intenzione di smettere di indossare l’hijab, ma voleva solo dare un segnale al ragazzo e a chi la pensasse come lui, ha postato su Twitter la conversazione, che è diventata rapidamente virale.

In molti l’hanno sostenuta e hanno applaudito il suo gesto, ma ci sono state anche persone, tra cui donne musulmane, che hanno invece evidenziato come siano molte le donne che subiscono forme di oppressione da parte di uomini per motivi religiosi.

A loro, Lamyaa ha risposto con un post più esteso, scrivendo: “Diverse persone hanno frainteso il mio tweet pensando che io stessi dicendo che non esistono donne costrette a indossare l’hijab. Non era quella la mia intenzione. Sicuramente molte donne sono costrette a indossare l’hijab. È una cosa orribile e personalmente l’ho fatto notare numerose volte. Quell’oppressione, tuttavia, non è quello che l’hijab simboleggia, non è quello il motivo per cui le donne lo indossano. Io ho scelto in prima persona di indossare l’hijab, per me stessa e per Dio. Non parlo a nome di altre donne, rappresento solo me stessa. In ogni caso, mi batterò sempre per gli altri e mi fa male pensare che alcune donne non possano scegliere cosa fare del loro stesso corpo”.

— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”