Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:54
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“Putin non controlla più la sua cerchia”, mistero sulle voci (smentite) della portavoce Zakharova

Immagine di copertina

Putin sarebbe “incapace di controllare quello che viene detto” all’interno della sua cerchia più stretta, sempre più insofferente verso la situazione in cui versa la Russia, isolata dal contesto internazionale e costretta in una guerra che si sta trascinando oltre i tempi inizialmente previsti.

Le voci sarebbero state messe in circolo dalla portavoce del Ministero degli Esteri del Cremlino Maria Zakharova, secondo quanto afferma l’Institute for the study of war, un think tank americano con sede a Washington. Sul suo canale Telegram, Zakharova ha bollato tutte queste indiscrezioni come “fake” parlando di un “ennesimo attacco informativo”. Ma gli scricchiolii all’interno del Cremlino si fanno sempre più evidenti: il capo della Wagner Prigozhin negli ultimi tempi ha dato degli “incompetenti” ai vertici delle Forze armate e allo stesso ministro della Difesa Sergej Shoigu. L’accusa è di non riconoscere i meriti dei suoi paramilitari e di non rifornirli a sufficienza.

Come molti altri attori coinvolti nella guerra in Ucraina, Prigozhin vorrebbe un conflitto più aspro, che porti addirittura ad azioni dirette contro la Nato in Europa. Lo supporta in questa crociata l’ex presidente Medvedev, che in diversi talk televisivi insiste su iniziative più “incisive” pur non nominando mai Putin. A loro si aggiunge il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che rivendica più potere e vorrebbe estendere all’intero esercito di Mosca le regole del suo battaglione.

L’ex leader indipendentista del Donbass Igor Girkin è più sfacciato nei riferimenti: a dicembre, in un post su Telegram, ha insinuato che ai vertici non ci si preoccupa degli attacchi ucraini in Russia perché se dovesse venire colpita la capitale “il presidente, il governo, l’assemblea federale e la leadership delle corporazioni statali verrebbero semplicemente evacuati oltre gli Urali”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Dalla Russia filtra ottimismo: “Accordo vicino”. Ma no a concessioni sui territori né su truppe Nato in Ucraina
Esteri / Trump fa causa alla BBC per diffamazione e chiede un risarcimento da 10 miliardi di dollari
Esteri / Ucraina, dopo Berlino Trump è ottimista: “Mai così vicini alla pace”. Ma resta il nodo Donbass con la Russia
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”