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Un polpo catturato da un pescatore è fuggito dall’acquario per tornare in mare

Immagine di copertina

Era stato catturato da un pescatore locale nelle acqua della Nuova Zelanda. Ora è riuscito a scappare grazie a un errore umano

Sembra la trama di un film o meglio di un cartone animato dove il protagonista principale stavolta non è Nemo, il pesce della Pixar fuggito in mare per un atto di ribellione, bensì un polpo. 

A dare la notizia della fuga di Inky, il polpo che è ospite da diversi anni del National Aquarium di Napier, in Nuova Zelanda, è stato il direttore dell’acquario nazionale Rob Yarrell.

Era stato catturato da un pescatore locale. “Quando venne portato qui, il polpo aveva il corpo sfregiato e i tentacoli rovinati”.

Secondo le ricostruzioni fornite dallo staff che si è accorto della mancanza del cefalopode, Inky è riuscito a fuggire dalla vasca scivolando giù per un tubo di scarico di 50 metri di lunghezza e sia poi scomparso in mare.

Con ogni probabilità, il polpo è riuscito a evadere dall’acquario arrampicandosi con i tentacoli e le ventose sul vetro della vasca. Trovando uno spiraglio creato da un coperchio lasciato incautamente aperto dagli addetti alla manutenzione, il polpo ha strisciato sul pavimento per tre o quattro metri e ha poi raggiunto il tubo di scarico. 

I polpi non sono dotati di un’ossatura e il loro corpo è malleabile. Per questa ragione sono in grado di inserirsi in spazi estremamente ristretti. Sono inoltre dotati di una certa intelligenza, secondo quanto riportato da alcuni esperti.

“I polpi sono famosi artisti della fuga. Quando siamo arrivati la mattina successiva e non l’abbiamo visto, sono rimasto particolarmente sorpreso”, ha detto il direttore dell’acquario Yarrell.

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