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Home » Esteri

Perché un piccione viola ha invaso le bacheche di Facebook

Immagine di copertina

Inspiegabilmente, da qualche giorno è facile trovare tra i commenti delle pagine del social network la gif di un volatile che scuote la testa

Se avete avuto modo di visitare qualche pagina Facebook negli ultimi giorni, probabilmente avrete notato una presenza anomala ma ricorrente, apparentemente senza alcun senso: quella di un piccione viola che quando meno ce lo aspettiamo spunta tra i commenti sotto forma di gif animata.

Si tratta dell’ultima mania internettiana, e come per molti altri meme prima di questo, è difficile riuscire a dare spiegazioni rispetto al senso di un “adesivo” di un piccione illustrato che non fa altro che abbassare e alzare il capo nel gesto di beccare qualcosa.

Eccolo:

Quello che finora si è riuscito a sapere riguarda la sua origine. La creatrice è Syd Weiler, un’illustratrice residente in Florida che a settembre 2016 ha diffuso in rete una serie di animazioni, comunemente dette “adesivi”, raffiguranti una serie di piccioni intenti a svolgere diverse azioni. Il loro nome? “Trash Doves”, ossia i “colombi da spazzatura”.

Weiler ha presentato i suoi adesivi perché fossero venduti sull’App Store, e avendo avuto un grande successo sono arrivati anche sul negozio di adesivi di Facebook, precisamente il 31 gennaio 2017. 

Secondo Know Your Meme, il primo meme raffigurante uno di questi adesivi – quello con un piccione che alza e abbassa la testa in una sorta di headbang metallaro – è nato in una pagina Facebook thailandese, sulla quale è stato posto un video che ha avuto quasi 4 milioni di visualizzazioni.

Il meme ha catturato l’attenzione di alcune agenzie di stampa thailandesi, l’hashtag #purplebird ha iniziato a circolare su Twitter e, infine, il piccione è tornato negli Stati Uniti e in Europa.

L’adesivo del piccione che scuote la testa ha quindi avuto una grandissima diffusione in Occidente, anche se non è ancora noto quanto durerà la sua fama.

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