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Home » Esteri

Mediterraneo, la nave cargo russa Ursa Major affonda tra Spagna e Algeria: il giallo sull’evacuazione di armi dalla Siria

Immagine di copertina

Una nave cargo russa, la “Ursa Major”, è affondata nel Mar Mediterraneo, nelle acque internazionali tra Spagna e Algeria, durante la notte tra lunedì 23 e martedì 24 dicembre. Secondo una nota del Ministero degli Esteri russo, l’affondamento è stato causato da un’esplosione che ha devastato la sala macchine della nave. Quattordici dei sedici membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo e portati in Spagna, ma due risultano ancora dispersi.

Costruita nel 2009, la Ursa Major appartiene alla Sk-Yug, una società russa che fa parte del gruppo Oboronlogistika, operante nel settore della logistica militare e interamente controllato dal Ministero della Difesa russo. Sia Sk-Yug sia Oboronlogistika nel 2022 sono state sottoposte a sanzioni da parte degli Stati Uniti per i loro legami con le forze armate di Mosca. La stessa Ursa Major è sottoposta alle sanzioni statunitensi.

La nave, partita l’11 dicembre scorso da San Pietroburgo, sarebbe dovuta arrivare a Vladivostok il 22 gennaio. In una nota del 20 dicembre Oboronlogistika ha dichiarato che il cargo trasportava due gru portuali, ciascuna del peso di 380 tonnellate, che avrebbe dovuto essere installate nel porto di Vladivostok, nonché parti di ricambio per nuovi rompighiaccio.

Tuttavia, secondo analisti citati dall’autorevole sito internazionali Politico.Eu, la Ursa Major faceva parte di una missione di cinque navi incaricate di evacuare soldati ed equipaggiamento dalle basi russe in Siria dopo la caduta del regime filo-russo di Bashir al-Assad.

Non è ancora stata chiarita la causa dell’esplosione che ha provocato l’affondamento. L’agenzia di stampa statale russa Ria fa sapere che l’Ambasciata del Cremlino in Spagna sta indagando sull’accaduto in contatto con le autorità spagnole. Le operazioni di soccorso sono gestite da una nave di guerra russa accorsa sul posto.

Sui social network circola un video non verificato, che sembra sia stata girato ieri, che mostra la Ursa Major fortemente inclinata sul lato di dritta e con la prua molto più bassa del solito. Il servizio di soccorso marittimo spagnolo ha dichiarato di aver ricevuto lunedì una richiesta di soccorso dalla nave, localizzata a circa 90 chilometri dalla costa di Almeira. Sul posto sono state inviate due imbarcazioni e un elicottero e i 14 membri dell’equipaggio sopravvissuti sono stati trasportati al porto spagnolo di Cartagena. Successivamente, come detto, è giunta sul posto una nave da guerra russa, prendendo in carico le operazioni di soccorso.

Sempre ieri il servizio di intelligence militare ucraino Hur, che monitora i movimenti delle navi russe, ha reso noto sul suo canale Telegram ufficiale che un’altra nave cargo russa, la “Sparta”, aveva riscontrato problemi tecnici al largo delle coste del Portogallo. Secondo l’Hur, l’equipaggio della Sparta ha poi risolto il problema e ha ripreso la sua rotta verso la Siria, dove dovrebbe raccogliere equipaggiamento militare e munizioni russe.

La Ursa Major in precedenza si chiamava Sparta III e Politico.Eu riferisce che almeno fino a due anni fa era stata utilizzata sulla cosiddetta rotta “Syrian Express” per rifornire l’esercito russo in Siria. Quando, lo scorso 11 dicembre, era salpata da San Pietroburgo, aveva indicato come prossimo porto di scalo quello di Vladivostok e non quello siriano di Tartous, dove aveva fatto scalo in passato.

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