Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“Sei troppo basso, potrebbero inciampare su di te”, ragazzo affetto da nanismo escluso da un corso di cucina

Immagine di copertina
Louis Makepeace

Un ragazzo di 18 anni è stato escluso da un corso per diventare chef per “colpa” della sua altezza. Stiamo parlando della storia di Louis Makepeace, 18enne con il sogno di diventare uno grande cuoco.

Per questo Louis si era iscritto a un corso di cucina del college di Worcestershire. Iscrizione che però è stata rifiutata. Il motivo non ha nulla a che fare con i voti o con il comportamento, ma con la sua altezza. Il ragazzo infatti è affetto da nanismo ed è alto 1 metro e 17 centimetri.

Per l’istituto Louis sarebbe “troppo basso per entrare in una cucina perché potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza degli altri 14 studenti che potrebbero inciampare in lui”.

Secondo quanto riporta LadBible, in un primo momento la sua domanda era stata accolta, ma poi è arrivata la brutta notizia. “E’ stato molto umiliante”, ha commentato Louis che si era iscritto al corso di Ospitalità e Catering.

“L’istituto semplicemente non è preparato ad accogliere una persona con i miei problemi – ha aggiunto -. Non è giusto, dovremmo tutti avere le stesse opportunità, invece ora mi vedo negato un diritto: poter fare quello che amo, cioè cucinare”.

Durante il liceo l’altezza non ha mai rappresentato un problema per il giovane e la risposta del college è stata una spiacevole sorpresa.

“Mi sento escluso dal mondo reale – le sue parole -, è stato un duro colpo per la mia autostima, ora quando sono fuori casa sono diffidente e ho paura che le persone mi fissino o ridano di me”.

Appresa la notizia del rifiuto la mamma di Louis si è appellata alla dirigenza dell’istituto e ha chiesto di rivedere la decisione.

“Mi hanno risposto che sarebbe stato meglio per Louis trovare un altro corso perché comunque non avrebbe mai potuto lavorare in una cucina – le parole della donna -. E’ inaccettabile. Ci hanno detto che Louis sarebbe stato un pericolo per la sicurezza degli altri studenti e che sarebbe stato d’intralcio”.

Notizia che ha fatto molto rumore in Inghilterra e che ha portato il portavoce del college di Worcestershire a precisare che “la domanda di Louis è ancora in discussione per una risposta definitiva”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”