Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Myanmar, elicotteri del regime colpiscono una scuola: almeno 11 bambini morti. Unicef: “Attacco indiscriminato”

Immagine di copertina
Credit: EPA/HEIN HTET

Myanmar, elicotteri del regime colpiscono una scuola: almeno 11 bambini morti. Unicef: “Attacco indiscriminato”

Almeno 11 bambini sono morti in un raid aereo contro una scuola in Myanmar, nella regione centro-settentrionale di Sagaing. Lo ha confermato in una nota l’Unicef, che ha parlato di 15 bambini ancora dispersi nell’attacco avvenuto venerdì scorso nei pressi di Tabayin, in cui è stato aperto il fuoco “in maniera indiscriminata su aree civili, tra cui una scuola”.

Secondo Associated Press, è il numero più alto di bambini uccisi in un raid aereo dal colpo di stato di febbraio 2021. A condurre l’attacco, secondo Ap, sono stati elicotteri delle forze governative, che hanno causato la morte di almeno 13 persone.

“Gli alunni non hanno fatto nulla di male, non avrei mai pensato che sarebbero stati colpiti dalle mitragliatrici”, ha detto l’amministratrice della scuola, Mar Mar. “Hanno continuato a sparare contro il complesso dall’alto per un’ora”, ha detto. “Non si sono fermati nemmeno per un minuto”.

Al termine dell’attacco, l’amministratrice ha dichiarato che circa 80 soldati sono entrati nel complesso del monastero, sparando con le loro armi contro le aule e ordinando a tutti i presenti di uscire. Mar Mar ha detto di aver visto circa 30 alunni con ferite sulla schiena, sulle cosce, sul viso e su altre parti del corpo. Alcuni avevano perso degli arti. I soldati hanno anche catturato più di 20 persone, tra cui 9 bambini feriti e tre insegnanti. Due dei prigionieri sono stati accusati di essere membri delle forze ribelli.

La scuola, che conta 240 studenti dall’asilo alle elementari, è situata in un complesso del monastero buddista del villaggio di Let Yet Kone.

Secondo la stampa governativa, nel villaggio si trovavano combattenti ribelli delle Forze di difesa popolare, che avrebbero aperto il fuoco contro le forze di sicurezza.

Da quando i militari hanno estromesso il governo eletto di Aung San Suu Kyi a febbraio 2021, le Nazioni Unite hanno documentato 260 attacchi a scuole e personale educativo.

“I capi di governo di tutto il mondo si incontrano questa settimana a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Devono condannare questo attacco e fare tutto il possibile per ritenere responsabili gli autori di tali crimini”, ha detto in una nota Save The Children, in cui ha parlato di 17 bambini feriti. “Chiediamo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tenga urgentemente una riunione aperta sul Myanmar e approvi una risoluzione per proteggere i diritti dei bambini in Myanmar, compreso il loro diritto a un’istruzione sicura. Chiediamo all’Asean di farsi avanti e di agire. Quanti altri incidenti come questo devono verificarsi prima di agire?”, ha aggiunto.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”